Il primo ministro polacco Donald Tusk ha commentato gli accordi Ue-USA sui dazi: ecco le sue parole
“I dazi americani sui prodotti europei sono ormai una realtà concreta”. A dichiararlo è stato il primo ministro polacco Donald Tusk in un tweet pubblicato questa mattina, in cui ha commentato l’entrata in vigore delle tariffe imposte dagli Stati Uniti sui beni provenienti dall’Unione Europea. Sebbene i dazi siano la metà di quelli inizialmente proposti dall’ex presidente Donald Trump, il leader polacco ha sottolineato che non c’è alcun motivo per festeggiare, soprattutto per il suo Paese.
Impatto economico per la Polonia e l’Europa
Secondo stime preliminari citate da Tusk, la Polonia potrebbe subire perdite economiche di circa 8 miliardi di złoty, una cifra significativa anche se inferiore ai 15 miliardi originariamente minacciati. Le conseguenze delle tariffe si faranno sentire su entrambe le sponde dell’Atlantico, con ripercussioni negative per aziende e consumatori sia europei che americani. In questo contesto, il primo ministro ha definito l’attuale accordo commerciale tra UE e Stati Uniti “meglio di una guerra insensata”, un riferimento diretto alle tensioni commerciali che avevano rischiato di degenerare in una vera e propria guerra tariffaria tra alleati.
La posizione di Donald Tusk e il clima geopolitico attuale
Donald Tusk, attualmente presidente del Consiglio polacco, ha più volte ribadito l’importanza di mantenere solidi rapporti transatlantici nonostante le difficoltà. Nel suo tweet, sottolinea come, nonostante le sfide, “un accordo commerciale difficile è preferibile a un conflitto economico che danneggerebbe entrambe le parti”. La Polonia, membro chiave dell’Unione Europea e della NATO, continua inoltre a svolgere un ruolo cruciale nel contesto geopolitico europeo, soprattutto in relazione alla guerra in Ucraina e alle tensioni con la Russia.
In queste settimane, infatti, la situazione internazionale resta complessa: gli Stati Uniti hanno di recente autorizzato l’Ucraina a colpire obiettivi militari sul territorio russo in difesa della regione di Kharkiv, mentre l’Unione Europea spinge per una forte coesione nel sostegno a Kiev. Il primo ministro Tusk ha evidenziato come l’impegno europeo debba concentrarsi sul rafforzamento della difesa comune, puntando a un’Europa più sicura e indipendente entro il 2030, in grado di far fronte alle sfide strategiche del continente.
La gestione delle relazioni transatlantiche e la ricerca di un equilibrio nelle politiche commerciali restano dunque al centro delle priorità politiche di Bruxelles e Varsavia, con Donald Tusk impegnato a navigare tra negoziati complessi e la difesa degli interessi nazionali e europei.






