Donald Trump ha annunciato che non ci sarà alcuna proroga per l’entrata in vigore dei nuovi dazi, prevista per il primo agosto
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ufficialmente confermato che non sarà concessa alcuna proroga alla scadenza del primo agosto per l’entrata in vigore dei nuovi dazi doganali annunciati per una quindicina di Paesi. La decisione, comunicata tramite il social Truth, smentisce le ipotesi di flessibilità emerse nelle ultime ore.
Trump conferma la scadenza irrevocabile per i nuovi dazi
In un messaggio pubblicato su Truth, Trump ha scritto: “Come da lettere inviate ieri a vari Paesi, oltre alle lettere che saranno inviate oggi, domani e per il prossimo breve periodo, il pagamento delle tariffe inizierà il primo agosto 2025. Questa data non ha subito modifiche e non subirà modifiche. In altre parole, tutti i pagamenti saranno dovuti e pagabili a partire dal primo agosto 2025. Non saranno concesse proroghe“. La decisione interessa tariffe che arriveranno fino al 36% su alcuni Paesi asiatici, come Thailandia e Cambogia, e al 25% su altri come Giappone e Tunisia.
La notizia arriva in un contesto di crescente tensione commerciale con l’Unione Europea e numerosi Paesi emergenti, che hanno espresso forte preoccupazione per l’impatto economico e sociale di queste misure. La presidente dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Iraxte Garcia Perez, ha dichiarato su X: “Ci rammarichiamo di questa guerra commerciale, che aumenta i costi, danneggia posti di lavoro e aggrava la disuguaglianza globale. L’Europa ha bisogno di una strategia ferma e unita e non si piegherà al bullismo“.
Reazioni internazionali e scenario economico
Sul fronte europeo, il commissario all’economia Valdis Dombrovskis ha confermato che continuano i negoziati con gli Stati Uniti ma ha sottolineato: “A quanto ci risulta, gli Stati Uniti hanno prorogato la scadenza per l’imposizione dei dazi, il che ci dà un po’ più di tempo per trattare”. Tuttavia, la Casa Bianca ha smentito ogni modifica alla data di entrata in vigore, confermando il primo agosto come termine ultimo.
Il ministro delle Finanze tedesco Lars Klingbeil ha annunciato che l’UE è pronta a mettere in campo contromisure se non si raggiungerà un accordo equo con Washington. Intanto, Wall Street ha registrato un’apertura mista, con il Dow Jones in calo dello 0,18%, mentre il Nasdaq segna un leggero rialzo.
Le tensioni commerciali si riflettono anche sul mercato valutario, con un dollaro in ripresa e l’euro che si attesta a 1,1776 sul biglietto verde, e sulle borse che mostrano cautela in attesa degli sviluppi negoziali. Nel frattempo, alcuni Paesi come Vietnam e Bangladesh cercano di negoziare riduzioni tariffarie per evitare l’imposizione dei nuovi dazi.
La posizione ferma di Trump sul tema dei dazi, senza concessioni di proroghe, conferma una strategia economica aggressiva che mira a correggere squilibri commerciali con l’estero, ma che rischia di alimentare ulteriori frizioni in un quadro di crescente incertezza geopolitica ed economica globale.
