Il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha richiamato alla calma sui dazi perché c’è ancora spazio per negoziare
Nel corso del convegno Young Factor, dedicato all’alfabetizzazione economico-finanziaria dei giovani, il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha lanciato un appello sulla questione dei dazi commerciali, sottolineando l’importanza di evitare uno scontro diretto tra le grandi economie globali.
Dazi, Nagel: “Una guerra senza vincitori”
“I dazi sono una pessima idea e sappiamo benissimo che ci sono solo perdenti in questa guerra delle tariffe”, ha affermato Nagel, evidenziando come le tensioni tariffarie abbiano generato una forte volatilità sui mercati finanziari, in particolare sui Treasury americani, recentemente oggetto di downgrade. Il presidente della Bundesbank ha ricordato che gli effetti collaterali di questa guerra commerciale sono così pesanti da richiedere una seria riflessione, auspicando che anche l’amministrazione statunitense impari la lezione.
Nagel ha spiegato che c’è ancora spazio per negoziare e trovare un compromesso: “Con gli Stati Uniti c’è una moratoria fino all’inizio di luglio, abbiamo tre settimane per arrivare a un accordo che consenta di mantenere bassi i livelli dei dazi”. L’obiettivo è evitare un’escalation che penalizzerebbe soprattutto i consumatori americani, dato il peso dell’economia europea, che conta su un mercato di oltre 450 milioni di persone e resta un partner commerciale forte e imprescindibile.
Un appello per uno spirito europeo più forte
Nel suo intervento, Nagel ha sottolineato la necessità che l’Europa faccia di più per sviluppare uno spirito europeo coeso e determinato nell’affrontare le sfide commerciali internazionali. “Se non si trova un compromesso, i prezzi più alti saranno pagati dagli americani e non dagli europei, ma dobbiamo puntare a un dialogo costruttivo”, ha aggiunto.
Il progetto Young Factor, promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori con il sostegno di Intesa Sanpaolo e UniCredit, rappresenta un’occasione importante per avvicinare i giovani italiani ai temi economico-finanziari, coinvolgendo istituzioni europee e figure di rilievo come Nagel in un confronto diretto e trasparente.






