Bruxelles, 4 agosto 2025 – L’Unione Europea ha annunciato che domani, 5 agosto, la Commissione Europea adotterà con procedura d’urgenza la sospensione per sei mesi delle contromisure tariffarie nei confronti degli Stati Uniti d’America, originariamente previste per entrare in vigore il 7 agosto. La decisione si inserisce nel quadro di un accordo politico siglato il 27 luglio scorso, che ha l’obiettivo di ristabilire stabilità e prevedibilità nelle relazioni commerciali tra le due sponde dell’Atlantico.
Accordo politico tra Ue e Stati Uniti sui controdazi
Il portavoce della Commissione europea ha sottolineato che l’intesa raggiunta il 27 luglio mira a garantire il mantenimento dell’accesso delle esportazioni europee al mercato statunitense e a preservare le catene del valore transatlantiche, profondamente integrate. Questa collaborazione è fondamentale per tutelare milioni di posti di lavoro in entrambi i continenti e costituisce una base solida per proseguire una cooperazione strategica tra Ue e USA.
Con il patto firmato in Scozia, è stata posta una prima importante pietra per riportare chiarezza alle imprese europee che esportano negli Stati Uniti. Il 31 luglio, infatti, gli Stati Uniti hanno emanato un ordine esecutivo che ha introdotto una tariffa unica del 15%, comprensiva delle aliquote della nazione più favorita. Ciò significa che non potranno essere applicate ulteriori tariffe oltre questo limite, garantendo così un immediato sgravio tariffario rispetto alle tariffe annunciate lo scorso aprile.
Prossimi passi e dichiarazione congiunta
L’Unione Europea ribadisce che spetta ora agli Stati Uniti attuare gli altri punti dell’intesa. Nel frattempo, la sospensione delle contromisure europee rappresenta un segnale positivo di collaborazione e fiducia reciproca. La Commissione sta lavorando insieme a Washington per finalizzare una dichiarazione congiunta, che rafforzi ulteriormente il dialogo commerciale e politico tra le due potenze economiche.
Questa mossa è vista come un passo importante per stabilizzare le relazioni commerciali transatlantiche, evitando tensioni tariffarie che avrebbero potuto avere ripercussioni negative per cittadini e imprese in Europa e negli Stati Uniti.





