Donald Trump non fa grossi passi indietro sui dazi e annuncia: “Alcuni Paesi dovranno pagare”. Ecco i dettagli
Nel corso di un intervento pubblico, Donald Trump, attuale presidente degli Stati Uniti per il suo secondo mandato non consecutivo, ha annunciato i progressi nelle trattative commerciali con alcune potenze mondiali, sottolineando tuttavia che alcune nazioni saranno chiamate a pagare i dazi.
Trump annuncia accordi commerciali con Cina, Regno Unito e altri Paesi
“Abbiamo fatto un accordo con la Cina, con il Regno Unito e altri quattro o cinque Paesi. Penso che avremo un accordo con l’India“, ha dichiarato Trump, evidenziando la complessità di negoziare con “200 paesi” con cui gli Stati Uniti hanno rapporti commerciali. Il presidente ha anticipato che, nei prossimi dieci giorni, verranno inviate comunicazioni ufficiali ai partner commerciali. “Alcuni paesi saranno delusi perché dovranno pagare i dazi“, ha precisato, facendo intendere che non tutte le nazioni godranno di condizioni favorevoli.
Questa strategia si inserisce nella tradizionale politica economica trumpiana volta a tutelare i settori industriali nazionali attraverso misure protezionistiche e dazi, in linea con il suo slogan “America First”. Il riferimento all’India appare particolarmente significativo, dato il ruolo crescente del subcontinente asiatico nell’economia globale e la recente espansione commerciale indiana, che ha superato la Cina come paese più popoloso al mondo nel 2023.
L’impatto dei dazi e la questione dei tassi d’interesse
In aggiunta ai temi commerciali, Trump ha evidenziato un nodo cruciale nell’economia statunitense: la politica monetaria della Federal Reserve. “L’unico problema che abbiamo è il ragazzo alla Fed“, ha detto riferendosi al presidente Jerome Powell. Secondo Trump, una riduzione dei tassi d’interesse da parte della Fed potrebbe stimolare la spesa e l’economia, riducendo la pressione sui consumatori e sulle imprese. Questo rimarca la tensione tra l’amministrazione presidenziale e l’istituzione indipendente della banca centrale, che ha adottato politiche restrittive per contenere l’inflazione.






