Roma, 26 luglio 2025 – Nel corso del 2024, il patrimonio netto delle famiglie europee ha raggiunto il valore complessivo di 70.200 miliardi di euro, segnando una crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente. A evidenziarlo è uno studio dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) basato sui dati più recenti della Banca Centrale Europea. Tra i Paesi dell’Eurozona, l’Italia si posiziona al terzo posto per quota di ricchezza detenuta dalle famiglie, con il 16% del totale, superata solo da Germania (29%) e Francia (20%).
La solidità patrimoniale delle famiglie italiane
Le famiglie italiane mostrano un’elevata solidità patrimoniale, con un rapporto tra ricchezza netta e reddito disponibile pari a 8 volte, superiore alla media dell’area euro (7,5 volte), così come ai dati di Francia (7,4) e Germania (7,2). Solo la Spagna presenta un valore leggermente superiore, con 8,6 volte il reddito disponibile. Un aspetto rilevante è anche l’indebitamento contenuto delle famiglie italiane, che rappresenta solo l’8,4% del totale delle passività finanziarie, un dato inferiore sia alla media europea (11,3%) sia a quelli di Germania (9,7%) e Francia (12,8%), ma leggermente superiore a quello spagnolo (7,9%).
Composizione e caratteristiche del patrimonio familiare in Italia
La componente principale della ricchezza delle famiglie italiane è costituita dagli immobili residenziali, che rappresentano il 43,9% del patrimonio totale. Questa quota, pur essendo predominante, risulta più contenuta rispetto alla media dell’Eurozona (51,6%) e rispetto ad altri grandi Paesi europei: Francia (52,2%), Germania (53,2%) e Spagna (60,6%). Tale differenza può essere attribuita anche al consistente aumento dei prezzi immobiliari registrato negli altri Paesi dell’area euro.
Per quanto riguarda la liquidità, i depositi bancari costituiscono l’11,2% delle attività delle famiglie italiane, un valore leggermente inferiore rispetto alla media europea (12,4%). Tuttavia, la liquidità detenuta in contanti e mezzi equivalenti in Italia è superiore alla media, con l’1,6% rispetto all’1,1% dell’area euro. Un elemento distintivo del portafoglio italiano è la quota elevata di attività legate a imprese non quotate e beni non finanziari ad uso produttivo, che rappresentano il 20,2% del totale, quasi 6 punti percentuali in più rispetto alla media europea.
Questi dati confermano la posizione di rilievo delle famiglie italiane nel contesto economico europeo, caratterizzate da una forte solidità patrimoniale e da un basso livello di indebitamento, secondo l’analisi dell’Abi. L’Associazione continua, inoltre, a porre attenzione alle sfide per il settore bancario, come emerso anche nell’ultima assemblea tenutasi a Milano il 11 luglio 2025, dove sono state affrontate tematiche quali la sicurezza informatica e l’innovazione nel sistema dei pagamenti.






