Roma, 10 novembre 2025 – La Corte dei Conti ha espresso nuove raccomandazioni riguardo alla gestione delle opere infrastrutturali per i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Nel corso della sua ultima delibera, la magistratura contabile ha sollecitato un aggiornamento puntuale dei cronoprogrammi da parte della società incaricata della realizzazione delle infrastrutture, la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 (SIMICO), per assicurare il rispetto delle scadenze e garantire la piena operatività degli impianti in vista dell’evento.
Milano-Cortina, situazione degli interventi e copertura finanziaria
Secondo quanto riportato dalla Corte nella sua analisi, il Piano complessivo delle opere, destinatario di stanziamenti specifici a partire dal 2020, ha subito un aggiornamento nel 2022 a seguito degli effetti del trend inflattivo post-pandemico e dell’aumento dei costi delle materie prime. Nonostante una pianificazione iniziale solida, alla metà del 2023 molte opere erano ancora in fase iniziale, con pochi cantieri effettivamente avviati, a causa anche delle complessità progettuali.
Al settembre 2025, le risultanze relative ai 111 interventi previsti in Lombardia, Veneto, Trentino e Alto Adige si sono dimostrate eterogenee. Di questi, 98 sono coperti finanziariamente e previsti per il completamento entro il 2025 o oltre, se non strettamente indispensabili ai Giochi. Tuttavia, vi sono ancora 3 lavori stradali a copertura parziale, che potranno essere eseguiti per fasi funzionali in base alla disponibilità progressiva delle risorse.
Raccomandazioni della Corte e governance
La Corte dei Conti ha sottolineato la necessità di un coordinamento più efficiente tra i soggetti attuatori, quali ANAS e RFI, e una programmazione finanziaria allineata con l’avanzamento fisico dei lavori. A tal fine, ha richiesto una revisione puntuale dei cronoprogrammi da parte di SIMICO. Inoltre, sono state raccomandate misure di sicurezza e coperture assicurative per le opere essenziali, soprattutto per quelle in gestione temporanea prima del completamento.
Particolare attenzione è stata posta sulla manutenzione degli impianti sportivi e sul loro utilizzo sostenibile, anche attraverso la revisione del piano economico-finanziario e l’adozione di forme di partenariato, al fine di contenere le spese per gli enti pubblici e la fiscalità generale. Per tutelare il patrimonio pubblico, la Corte ha consigliato di prevedere una destinazione vincolata delle infrastrutture al momento della loro cessione.
Infine, la magistratura contabile ha preso atto degli sforzi normativi compiuti, inclusi i rifinanziamenti e la nomina di commissari straordinari per alcune opere, auspicando la massima attenzione nell’esecuzione finale del Piano. L’obiettivo è garantire che le infrastrutture siano pronte per i Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026 e costituiscano un patrimonio stabile e durevole per il Paese, massimizzando le ricadute positive sul territorio.





