Bruxelles, 25 settembre 2025 – La Banca Centrale Europea lancia un avvertimento chiaro: ogni famiglia dovrebbe conservare in casa una piccola riserva di denaro contante, sufficiente a coprire le spese per almeno 72 ore. L’indicazione è contenuta nel rapporto sulla resilienza dei pagamenti, pubblicato ieri a Francoforte.
L’istituto guidato da Christine Lagarde spiega che l’invito non nasce da un allarme immediato, ma dalla necessità di prepararsi a scenari estremi: blackout digitali, attacchi informatici o crisi bancarie. Eventi capaci di bloccare i sistemi elettronici renderebbero inutilizzabili carte e app. In simili condizioni, il contante resterebbe l’unico strumento per garantire acquisti di beni essenziali come cibo, farmaci e carburante.
Un sistema sempre più digitale
Il documento fotografa una realtà in rapido mutamento: la dipendenza crescente dell’Europa dai pagamenti elettronici. In Italia oltre il 60% delle transazioni avviene ormai con carte o strumenti digitali. La BCE non mette in discussione l’espansione del cashless, ma chiede di potenziare i piani di emergenza. “Il contante resta un pilastro della fiducia monetaria” si legge nel rapporto, che invita governi e banche centrali a garantire accesso alle banconote in ogni circostanza.
Le reazioni dei consumatori
L’indicazione ha immediatamente acceso il dibattito. Le associazioni dei consumatori hanno accolto con favore la raccomandazione, ricordando che molte famiglie italiane già tengono somme di riserva per affrontare imprevisti. “È un invito al buon senso – afferma un portavoce di Federconsumatori – nessuno auspica scenari di instabilità, ma un piccolo fondo in contanti può fare la differenza”.
Le banche minimizzano i rischi
Dal fronte bancario arriva una lettura diversa. Diversi istituti sottolineano gli investimenti crescenti in sicurezza informatica e la solidità dei sistemi di pagamento. “Il rischio di un blocco totale è remoto – spiegano fonti del settore – ma capiamo che la BCE voglia rassicurare i cittadini sull’importanza del contante come strumento di emergenza”.
La politica si divide
La raccomandazione ha varcato subito i confini tecnici, approdando al terreno politico. Alcuni parlamentari europei hanno interpretato il messaggio come un campanello d’allarme per la stabilità del sistema finanziario. Altri lo leggono invece come un semplice esercizio di prudenza. “Non è un invito a diffidare della digitalizzazione – osserva un eurodeputato italiano – ma un monito a non trascurare la sicurezza collettiva”.
Una precauzione, non una previsione
La BCE chiarisce che non esistono segnali di crisi imminente. Il consiglio è quello di adottare una misura di responsabilità individuale, così da ridurre l’impatto sociale di eventuali interruzioni dei pagamenti. Tenere in casa una piccola scorta di banconote non significa diffidare delle banche, ma garantire continuità nelle spese quotidiane.
Il messaggio finale è semplice: l’Europa del digitale non può permettersi di rinunciare del tutto alla solidità del contante. Un equilibrio tra innovazione e prudenza resta la strada più sicura per la stabilità del sistema.






