Bankitalia ha recentemente diffuso un rapporto che evidenzia come l’aumento nell’utilizzo delle carte di pagamento abbia comportato una crescita significativa delle frodi connesse a questo strumento. Nonostante il sistema di pagamento tramite carte mantenga un elevato livello di sicurezza, la diffusione sempre più ampia e l’intensificarsi delle transazioni hanno portato a un aumento della probabilità di essere vittime di truffe.
Bankitalia lancia l’allarme: crescita delle frodi e impatto economico
Secondo l’analisi condotta da quattro esperti della Banca d’Italia, nel periodo compreso tra il 2015 e il 2024 le frodi sulle carte di pagamento sono quasi triplicate: si è passati da circa mezzo milione a quasi un milione e mezzo di transazioni fraudolente. L’ammontare delle somme sottratte è raddoppiato, passando da 60 a circa 120 milioni di euro. Tuttavia, va sottolineato che lo scorso anno il numero di truffe è rimasto limitato a 13 transazioni fraudolente ogni 100.000 e che le perdite ammontavano a 18 euro ogni 100.000 euro di pagamenti, valori sostanzialmente simili a quelli di dieci anni fa. Questa discrepanza si spiega con la crescita esponenziale dell’uso delle carte, accelerata soprattutto durante e dopo la pandemia.
Frodi principalmente online e differenze tra canali
La maggioranza delle frodi (53%) si verifica durante i pagamenti online, mentre il 44% avviene tramite Pos fisici e solo il 3% riguarda prelievi effettuati presso gli sportelli Atm. Nonostante la minor incidenza numerica, i prelievi fraudolenti agli Atm presentano importi medi più elevati: nel 2024 la frode media su questo canale è stata di circa 445 euro, rispetto ai 73 euro per i pagamenti con Pos e 64 euro per quelli online. Inoltre, le carte di debito risultano essere sempre più frequentemente bersaglio delle frodi.
La Banca d’Italia sottolinea che una volta che un truffatore entra in possesso della carta fisica o delle relative credenziali, tende a sottrarre l’intero importo disponibile, determinando così un valore medio delle frodi superiore rispetto a quello delle transazioni lecite.
Questi dati emergono in un contesto in cui la Banca d’Italia, istituzione centrale del sistema finanziario italiano con sede a Palazzo Koch a Roma, continua a monitorare attentamente la sicurezza e l’affidabilità dei sistemi di pagamento, rafforzando la sua azione di tutela nei confronti dei risparmiatori e degli utenti.

