Rho, 10 settembre 2025 – Baker Hughes ha ufficialmente annunciato un piano di investimenti da 300 milioni di euro destinati ai propri stabilimenti italiani nei prossimi cinque anni. La decisione, resa nota durante la fiera internazionale Gastech in corso a Milano, rappresenta uno dei più significativi impegni finanziari dell’azienda negli ultimi anni nel nostro Paese, con l’obiettivo di potenziare la capacità produttiva e tecnologica per rispondere alle esigenze globali di energia.
Un investimento strategico per la produzione energetica
L’investimento coinvolgerà la quasi totalità degli stabilimenti italiani di Baker Hughes appartenenti al settore Industrial & Energy Technology (IET), con una forte focalizzazione sullo sviluppo di tecnologie avanzate per la produzione di energia sicura, affidabile e sostenibile. Tra le sedi interessate figurano gli impianti di Firenze, Massa, Avenza, Bari, Talamona e Vibo Valentia, quest’ultimo già centro d’eccellenza per la produzione di componenti fondamentali nel settore energetico.
In particolare, gli stabilimenti di Firenze, Massa e Avenza vedranno un aumento della capacità produttiva delle turbine NovaLT, con l’introduzione di nuovi macchinari, banchi prova e l’integrazione di robotica e intelligenza artificiale nei processi produttivi. Gli impianti di Bari e Talamona si concentreranno sull’espansione delle linee produttive e sull’adozione di tecnologie innovative, mentre a Vibo Valentia proseguiranno gli investimenti per migliorare l’efficienza energetica e sviluppare un centro di ricerca e sviluppo focalizzato su tecnologia e digitalizzazione.
Il piano prevede la creazione di circa 300 nuovi posti di lavoro altamente specializzati, soprattutto nei settori della produzione e della ricerca e sviluppo, rafforzando così il ruolo strategico dell’azienda nel panorama industriale italiano.
Sostenibilità e innovazione al centro della strategia di Baker Hughes
Alessandro Bresciani, senior vicepresidente Energy Equipment di Baker Hughes, ha sottolineato come questo impegno finanziario non solo consolidi la capacità produttiva e occupazionale, ma confermi anche l’importanza degli stabilimenti italiani nel fornire soluzioni tecnologiche all’avanguardia richieste dal mercato energetico globale. “Siamo orgogliosi di investire e crescere in Italia, contribuendo allo sviluppo del Paese e rispondendo alle sfide energetiche mondiali di oggi e di domani”, ha dichiarato.
Il piano di investimenti si inserisce in un contesto più ampio di iniziative e collaborazioni finalizzate alla transizione energetica sostenibile. Tra i progetti collegati vi sono l’accordo con Fervo Energy per la realizzazione del più grande impianto geotermico di nuova generazione al mondo a Cape Station, Utah, e ordini per la fornitura delle turbine NovaLT per progetti di data center in Wyoming e Texas, oltre a forniture per il gasdotto del progetto Master Gas Services III di Aramco in Arabia Saudita.
Lorenzo Simonelli, CEO di Baker Hughes, ha evidenziato che la capacità addizionale derivante da questi investimenti consentirà di accelerare lo sviluppo e la consegna di tecnologie chiave per garantire un approvvigionamento energetico accessibile, sicuro e sostenibile nel lungo periodo, rispondendo così alla crescente domanda globale alimentata anche dalla crescita di settori come l’intelligenza artificiale e i data center.
In parallelo, Baker Hughes continua a collaborare con università e centri di ricerca, partecipando a numerosi progetti co-finanziati a livello europeo e internazionale, volti a sviluppare tecnologie innovative come il ciclo al diossido di carbonio supercritico (sCO2) e turbine a gas a basso impatto ambientale, confermando il suo ruolo di leadership nella transizione energetica globale.






