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Home Economia

Aumento pedaggi, Anas: “Nuove risorse per coprire i fabbisogni strutturali annuali”

by Redazione
4 Luglio 2025
Il logo di Anas

Il logo di Anas - Alanews.it

Roma, 4 luglio 2025 – A partire dal prossimo 1° agosto è previsto un aumento dei pedaggi che interesserà la rete gestita da Anas S.p.A., con l’obiettivo di coprire un fabbisogno annuale di circa 90 milioni di euro. Questa misura è stata dettagliata nella relazione tecnica allegata all’emendamento presentato dai relatori al decreto-legge Infrastrutture.

Anas e il fabbisogno finanziario: le ragioni dell’aumento pedaggi

Secondo la relazione tecnica, l’incremento delle tariffe autostradali è una necessità derivante da un aumento strutturale delle risorse richieste negli ultimi anni. La crescita del fabbisogno è attribuita a diversi fattori, tra cui la ridefinizione della rete in gestione ad Anas e l’aumento dei costi per l’illuminazione pubblica delle strade, oltre ad altri oneri legati alle attività dell’azienda che non sono attualmente coperti dal Contratto di Programma in vigore.

L’aumento dei pedaggi rappresenta dunque “gli introiti aggiuntivi attesi dal rialzo del canone”, come si legge nel documento ufficiale. Il fabbisogno incrementale è stato calcolato in coerenza con le stime elaborate durante la redazione del Contratto di Programma 2021-2025, approvato con la delibera CIPESS 6/2024 e registrato dalla Corte dei Conti nel giugno scorso.

Espansione della rete e nuovi fabbisogni: il ruolo del Veneto e Piemonte

Un altro motivo che giustifica l’aumento del fabbisogno riguarda l’ampliamento della rete stradale affidata ad Anas, che dal 2025 comprenderà anche le cosiddette “strade di rientro” provenienti dalla Regione Veneto e dalla Regione Piemonte. Questo prossimo conferimento comporterà ulteriori necessità finanziarie, da coprire con le risorse aggiuntive generate dall’aumento dei pedaggi.

L’aumento dei pedaggi previsto dal decreto-legge 19 ottobre 2024, n. 155, coordinato con la legge di conversione n. 189 del 9 dicembre 2024, si inserisce quindi in un quadro più ampio di adeguamento finanziario e gestionale necessario per sostenere la rete infrastrutturale italiana e garantire la sicurezza e l’efficienza del sistema viario nazionale.

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