A Roma, si è svolto un convegno sulla filiera lattiero-casearia, evidenziando un aumento della domanda globale di prodotti lattiero-caseari con 984 milioni di tonnellate di latte prodotte nel 2024. La sostenibilità è cruciale per affrontare l’aumento della popolazione e delle necessità nutrizionali
La domanda globale di prodotti lattiero-caseari è in costante crescita, con un incremento previsto del 4% entro il 2025. Nel 2024, la produzione mondiale di latte ha raggiunto circa 984 milioni di tonnellate, evidenziando un trend verso un fabbisogno sempre più elevato. Questo scenario ha portato la filiera lattiero-casearia a riflettere sulla necessità di abbinare l’aumento della produzione a pratiche sostenibili, un tema cruciale emerso durante il recente convegno organizzato a Roma dalla Fil-Federazione Internazionale del Latte.
L’aumento del consumo di latte
Nel mondo, circa 6,5 miliardi di persone consumano prodotti lattiero-caseari, con un miliardo di individui, pari al 13% della popolazione globale, che dipende economicamente dalla filiera. Le aziende lattiero-casearie superano i 133 milioni e, ad esse, si collegano più di 600 milioni di persone che traggono il loro reddito da questo settore, sottolineando l’importanza economica e sociale di questa industria.
Sostenibilità e sicurezza alimentare
La crescita della popolazione, prevista da 7,7 miliardi a 9,6 miliardi entro il 2050, comporterà un aumento della domanda di proteine animali di oltre il 20%, con almeno il 30% rappresentato da prodotti lattiero-caseari. In questo contesto, l’attenzione alla sostenibilità non è solo un imperativo etico, ma una necessità per garantire la sicurezza alimentare futura.
Giovanni Guarneri, presidente del settore lattiero-caseario di Confcooperative, ha sottolineato l’impegno della cooperazione nell’affrontare le sfide del settore, come l’ottimizzazione delle emissioni, il benessere degli animali e le innovazioni tecnologiche nei processi produttivi. Paolo Zanetti, presidente di Assolatte, ha ribadito l’importanza del latte e dei suoi derivati come risposta efficace alla crescente domanda alimentare.
Il valore delle Indicazioni Geografiche
Antonio Auricchio, presidente di Afidop, ha inoltre messo in evidenza il valore delle Indicazioni Geografiche, definendole un modello vincente che unisce qualità, identità territoriale e sostenibilità. Questa strategia è vista come un’opportunità anche per i Paesi in via di sviluppo, dove il riconoscimento delle produzioni locali può incentivare lo sviluppo economico e sociale.
La filiera lattiero-casearia si trova quindi di fronte a una sfida significativa: non solo soddisfare una domanda in aumento, ma farlo in modo responsabile e sostenibile, garantendo un futuro più equo e sicuro per tutti.