Roma, 22 ottobre 2025 – Arrivano novità importanti per i pensionati italiani con pensioni minime: a partire dal 2025, è previsto un incremento di circa 12 euro, un adeguamento che rappresenta una prima fase verso un aumento più consistente atteso per il 2026.
Aumento delle pensioni minime e maggiorazioni sociali
Secondo quanto riportato dalla relazione tecnica sulla manovra di bilancio, l’aumento mensile per le pensioni minime sarà di 12 euro nel 2025, cifra che include gli 8 euro assegnati in via transitoria per l’anno in corso. La misura interessa circa 1,1 milioni di persone in condizioni economiche disagiate, tra cui i beneficiari di assegni sociali e pensioni previdenziali che rientrano nei limiti reddituali stabiliti dalla normativa.
In dettaglio, l’incremento riguarda principalmente i pensionati che usufruiscono di maggiorazioni sociali, ossia pensionati previdenziali e assistenziali, invalidi civili totali, ciechi assoluti, sordomuti titolari di pensione che hanno redditi individuali non superiori a 9.721,92 euro nel 2025. Il requisito reddituale cumulato con il coniuge non deve superare i 16.724,89 euro.
L’aumento pieno sarà percepito a partire dai 67 anni di età per le pensioni previdenziali di vecchiaia, mentre per l’assegno sociale la maggiorazione potrà estendersi anche fino ai 70 anni, con la possibilità che questa soglia venga abbassata progressivamente in base agli anni di contributi versati.
Rivalutazione e prospettive per il 2026
La legge di bilancio 2025 ha inoltre confermato una rivalutazione automatica delle pensioni pari allo 0,80% per i trattamenti entro quattro volte il minimo, con un sistema di indicizzazione progressiva: quelle più basse riceveranno l’adeguamento pieno, mentre per quelle di importo superiore la rivalutazione sarà parzialmente ridotta.
Per il 2026, è previsto un ulteriore aumento mensile di circa 20 euro per i pensionati in difficoltà, con una spesa aggiuntiva stimata in 295 milioni di euro. Questo intervento punta a migliorare il potere d’acquisto dei più vulnerabili, in particolare degli over 70, con l’obiettivo di estendere gradualmente il beneficio anche a soggetti con un minor numero di anni contributivi.
L’adeguamento delle pensioni minime si inserisce in un quadro più ampio di misure sociali e fiscali approvate nel bilancio 2025, che includono anche interventi a favore di lavoratori, imprese e famiglie, con l’intento di sostenere il reddito e contrastare l’inflazione.
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