Roma, 13 dicembre 2025 – Con l’avvio del 2026, entrano in vigore nuovi rincari per le sigarette e altri prodotti del settore del tabacco, decisi dal governo con la legge di bilancio 2026. Le misure prevedono aumenti graduali delle accise, interessando non solo le tradizionali sigarette, ma anche il tabacco trinciato e i prodotti per le sigarette elettroniche, con l’obiettivo di incrementare le entrate fiscali dello Stato.

Incrementi graduali per le sigarette tradizionali
L’aumento più significativo riguarda le sigarette classiche, con un incremento delle accise che passa da 32 euro al chilo nel 2026 a 38,50 euro al chilo dal 2028. Parallelamente, la componente di tassa proporzionale sul prezzo di vendita diminuisce leggermente, passando dal 49,23% al 48% nell’arco di tre anni. A livello pratico, i pacchetti più diffusi, attualmente venduti tra i 5,30 e i 5,50 euro, vedranno un aumento di prezzo fino a 5,70-5,90 euro nel 2028. Complessivamente, il rincaro medio per confezione sarà di circa 40 centesimi in tre anni.
Aumenti anche per tabacco trinciato e sigarette elettroniche
Il tabacco trinciato subirà rincari simili: l’accisa crescerà da 148,5 euro al chilo nel 2025 fino a 169,5 euro al chilo dal 2028. Questo si traduce in un maggior costo di circa 80 centesimi per una confezione da 30 grammi entro il termine del triennio.
Per quanto riguarda le sigarette elettroniche, sono previsti aumenti delle accise sui liquidi contenenti nicotina e sugli aromi. Nel 2026 l’accisa salirà al 18% per i liquidi con nicotina e al 13% per quelli senza, con incrementi progressivi fino al 22% e 17% rispettivamente nel 2028. Tale aumento riguarda anche i prodotti per inalazione senza combustione.
Impatto fiscale e obiettivi del governo
Questi adeguamenti fiscali sono stati calcolati per generare un gettito aggiuntivo stimato in circa 1,46 miliardi di euro nel triennio 2026-2028. L’incremento dei prezzi, al netto delle variazioni delle percentuali di accisa e delle componenti proporzionali, rappresenta una strategia volta sia a contrastare il consumo sia a sostenere le entrate pubbliche.
Le nuove tariffe, consultabili nelle tabelle ufficiali sul sito del Senato, confermano una tendenza al rialzo dei costi per i consumatori di prodotti del tabacco, con particolare attenzione alle diverse tipologie di prodotti oggi presenti sul mercato italiano.




