L’Assegno unico e universale continua a rappresentare un punto di riferimento fondamentale per le famiglie italiane con figli a carico, offrendo un sostegno economico mensile fino al compimento dei 21 anni dei figli, senza limiti di età per quelli con disabilità. A novembre 2025, l’Inps ha confermato le date di erogazione previste, mantenendo la regolarità nei pagamenti e garantendo la continuità del beneficio.
Date di erogazione dell’assegno unico a novembre 2025
L’Inps ha stabilito che per il mese di novembre gli accrediti dell’assegno unico avverranno il 20 e il 21 novembre per le famiglie che percepiscono la prestazione senza variazioni rispetto ai mesi precedenti. Per coloro che hanno presentato una nuova domanda o hanno aggiornato l’ISEE o la composizione del nucleo familiare, il pagamento sarà effettuato nell’ultima settimana del mese. Gli importi saranno accreditati direttamente sul conto corrente o sulla carta indicata in fase di richiesta, senza necessità di ulteriori comunicazioni.
Gli utenti possono verificare lo stato dei pagamenti, l’importo ricevuto e lo stato della domanda direttamente nel Fascicolo previdenziale sul sito Inps, accedendo con SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Come viene calcolato l’importo dell’assegno unico
L’importo dell’assegno unico e universale viene determinato in base a tre fattori principali: il valore dell’ISEE del nucleo familiare, il numero e l’età dei figli a carico, nonché eventuali condizioni di disabilità o situazioni di nuclei numerosi. Per il 2025, l’importo massimo per figlio con ISEE fino a 17.090,61 euro è di circa 199,40 euro mensili, mentre la soglia minima si attesta a circa 57 euro per famiglie con ISEE superiore a 45.574,96 euro o in assenza di ISEE.
Sono previste maggiorazioni per particolari casi, quali:
– figli successivi al secondo in nuclei numerosi;
– madri con meno di 21 anni;
– famiglie con quattro o più figli, in cui entrambi i genitori lavorano;
– figli con disabilità;
– bambini fino a un anno;
– bambini tra 1 e 3 anni in nuclei numerosi con ISEE sotto la soglia indicata.
Inoltre, è prevista una quota di compensazione che tutela le famiglie nel caso in cui l’importo dell’assegno risulti inferiore rispetto alle precedenti misure di sostegno, quali l’Assegno per il Nucleo Familiare e le detrazioni fiscali per figli a carico.
Requisiti e modalità di presentazione della domanda
L’assegno è accessibile a tutte le famiglie, indipendentemente dalla categoria lavorativa: dipendenti pubblici e privati, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati. Il richiedente deve essere cittadino italiano o dell’Unione europea, o familiare con diritto di soggiorno, oppure in possesso di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, residente e domiciliato in Italia.
La domanda può essere presentata tramite il portale online dell’Inps, con credenziali SPID, CIE o CNS, oppure tramite patronati. Le domande presentate tra il 1° marzo e il 30 giugno danno diritto agli arretrati a partire da marzo, mentre quelle dopo il 30 giugno hanno decorrenza dal mese successivo alla richiesta.
Per il 2026 è previsto il rinnovo automatico dell’assegno senza necessità di nuove domande, mentre il rinnovo dell’ISEE deve essere effettuato entro il 28 febbraio 2026 per evitare la riduzione dell’importo al minimo previsto. L’assegno unico non sarà più incluso nel calcolo ISEE a partire dal prossimo anno, fatta eccezione per il bonus nido, come previsto dalla manovra 2025 attualmente in fase di approvazione parlamentare.

