L’Assegno unico e universale per le famiglie con figli a carico presenta per il mese di dicembre 2025 alcune novità significative riguardo alle date di accredito e agli importi, in linea con le disposizioni più recenti dell’INPS e le modifiche normative introdotte dalla Manovra finanziaria 2026.
Calendario pagamenti Assegno unico dicembre 2025
Per il mese di dicembre 2025, l’INPS ha anticipato le date di pagamento dell’Assegno unico e universale. Tradizionalmente, l’accredito avveniva intorno al 20 di ogni mese, ma per questo dicembre le date previste sono il 17, 18 e 19 dicembre. Questo anticipo è stato necessario per evitare che le famiglie beneficiarie dovessero attendere dopo il weekend del 20 e 21 dicembre, molto vicino alle festività natalizie, periodo in cui gli istituti bancari potrebbero risultare chiusi.
Per coloro che hanno maturato i requisiti per la prima volta a dicembre o che hanno modificato la composizione del nucleo familiare nel corso del mese, l’accredito avverrà invece verso la fine di dicembre, dopo Natale, in linea con la prassi consolidata.
Importi e maggiorazioni aggiornati per il 2025
L’Assegno unico viene riconosciuto per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni, con alcune condizioni specifiche per i figli disabili senza limiti di età. La misura è universale e automatica, ma l’importo varia in base all’ISEE e a specifiche situazioni familiari.
Per il 2025, gli importi sono stati rivalutati in base all’indice FOI per adeguarli all’aumento del costo della vita (+0,8% nel 2024). L’importo mensile minimo è di circa 57,50 euro per figlio, mentre il massimo può raggiungere fino a 201 euro per figlio nelle famiglie con ISEE più basso (fino a 17.227,33 euro). Sono previste maggiorazioni rilevanti per:
- famiglie numerose (dal terzo figlio in poi, con un incremento fisso di 150 euro per nuclei con almeno quattro figli);
- madri con età inferiore a 21 anni;
- figli con disabilità, con maggiorazioni fino a 120 euro;
- bambini sotto l’anno di età e tra 1 e 3 anni in nuclei con tre o più figli e ISEE entro la soglia.
A partire dal 2026, la nuova Manovra finanziaria esclude dal calcolo dell’ISEE il valore catastale delle prime case inferiori a 91.000 euro (circa 200.000 euro di valore di mercato), migliorando così la condizione economica di molte famiglie e aumentando potenzialmente l’importo spettante dell’Assegno unico.
Modalità di presentazione della domanda e condizioni aggiornate
La domanda per l’Assegno unico e universale può essere presentata da uno dei genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale, nonché dai tutori o direttamente dai figli maggiorenni entro i 21 anni. Il sostegno è rivolto a tutte le categorie di lavoratori e richiede requisiti di cittadinanza, residenza e regolarità del soggiorno in Italia.
Dal 1° marzo al 30 giugno di ogni anno, presentando la domanda con ISEE valido, l’assegno viene erogato retroattivamente dal mese di marzo. Le domande presentate dopo il 30 giugno avranno decorrenza dal mese successivo a quello di presentazione, con importi calcolati sull’ISEE disponibile al momento.
Per il 2025, è fondamentale presentare un nuovo ISEE entro il 30 giugno per beneficiare degli importi maggiorati; in assenza di aggiornamento l’assegno sarà erogato nella misura minima.
L’erogazione avviene tramite accredito bancario, postale o bonifico domiciliato, con la possibilità di suddividere l’importo in parti uguali tra i genitori o di richiedere il pagamento esclusivo in caso di affidamento esclusivo.
L’Assegno unico rimane compatibile con altri sostegni economici e non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF, garantendo così un supporto concreto e semplificato alle famiglie italiane con figli a carico.


