Nel secondo trimestre del 2025, l’andamento degli affitti in Italia ha mostrato un’ulteriore impennata, con un aumento medio del 5,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate (Omi), che evidenzia un volume complessivo di canoni di locazione pari a 1,9 miliardi di euro. Il mercato si conferma vivace, con quasi 238mila abitazioni locate, in crescita dell’1,5% rispetto al 2024.
Affitti in Italia: canoni di locazione e dinamiche regionali
A sostenere la crescita sono principalmente i contratti transitori inferiori ai tre anni (+8%), che risultano particolarmente richiesti, soprattutto nelle grandi città. A bilanciare il calo delle locazioni a lungo termine, soprattutto nei centri urbani più densamente popolati, vi sono anche i contratti a canone concordato e le formule agevolate per studenti fuorisede.
Roma, anche per via del Giubileo 2025, si conferma la città con il mercato più dinamico: i contratti transitori sono aumentati del 16% rispetto al 2024 e i canoni si sono alzati di quasi un terzo, sia per i contratti brevi sia per le camere destinate agli studenti. Milano registra invece un boom degli affitti a canone concordato (+95%), seguita da una crescita delle formule agevolate per i giovani universitari.
Nel confronto territoriale, il Nord-Ovest resta l’area più costosa: un monolocale costa in media 732 euro, un bilocale 952 euro e un trilocale supera i 1.252 euro mensili. Il Centro Italia segue con prezzi leggermente inferiori, mentre il Sud e le Isole presentano canoni più contenuti, con trilocali che costano fino a 700 euro in meno rispetto al Nord.
Secondo Idealista, ad agosto 2025 il costo medio dell’affitto in Italia è salito a 14,9 euro al metro quadro (+5% rispetto al 2024), con aumenti significativi in Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta. Tra i capoluoghi, Firenze è la città con il maggior incremento (+1,7%), seguita da Torino e Bologna, mentre Milano mantiene il primato per il canone più alto, con 23 euro al metro quadro.
Nuovi criteri per i canoni ERP e prospettive future
Dal 1° gennaio 2025 sono entrati in vigore i nuovi criteri per il calcolo dei canoni di locazione degli alloggi ERP (Edilizia Residenziale Pubblica), come stabilito dalla Regione Campania con il Regolamento regionale n. 2 del 29 dicembre 2023 e aggiornato il 1° luglio 2025. Per il biennio 2025-2026, gli eventuali aumenti dei canoni saranno limitati al 50% rispetto ai livelli precedenti, con conguagli per la prima annualità.
Le stime di Immobiliare.it prevedono un ulteriore aumento dei canoni almeno fino a metà 2026, con una media nazionale che raggiungerà i 15,5 euro/mq. Le città con le maggiori crescite attese sono Palermo, Torino e Firenze, con quest’ultima che supererà i 22,8 euro/mq.
L’aumento dei prezzi è principalmente dovuto alla scarsità di offerta abitativa rispetto a una domanda in crescita costante: ad aprile 2025, quasi 4 milioni di italiani cercavano una casa in affitto. A ciò si aggiunge il fenomeno delle nuove generazioni che, con difficoltà di accesso al credito e contratti di lavoro precari, preferiscono l’affitto o soluzioni abitative innovative come il cohousing.
Bonus e agevolazioni per inquilini e proprietari
Per alleviare il peso dei canoni, sono attivi diversi bonus affitto destinati a inquilini con contratti a canone libero o concordato, giovani tra 20 e 31 anni, studenti fuorisede e lavoratori trasferiti per motivi professionali. Il Fondo Morosità, recentemente rifinanziato con 30 milioni per il biennio 2025-2026, supporta le famiglie in difficoltà economica.
Anche per i proprietari sono previste agevolazioni fiscali: la legge di bilancio 2025 conferma la detrazione del 50% per i lavori di riqualificazione energetica sugli immobili destinati all’affitto, con recupero in 10 anni tramite Ecobonus.
Nonostante le difficoltà, il mercato immobiliare italiano presenta ancora un potenziale significativo: secondo la Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip), circa 6 milioni di case sfitte potrebbero essere messe a disposizione con adeguate politiche di incentivazione e riqualificazione.




