È stato venduto all’asta per 12,1 milioni di dollari il celebre water d’oro massiccio realizzato da Maurizio Cattelan, opera nota come “America”. L’asta, tenutasi presso la prestigiosa casa Sotheby’s di New York, ha visto l’aggiudicazione dell’opera al valore intrinseco del metallo prezioso, senza che venisse riconosciuto alcun plusvalore artistico significativo. Questa cifra ha deluso le aspettative iniziali, considerando la fama e la natura provocatoria dell’opera.
Il water d’oro di Maurizio Cattelan e la sua storia
L’opera “America” è stata concepita nel 2016 e rappresenta un gabinetto in oro massiccio 18 carati, completamente funzionante. Si tratta del secondo esemplare realizzato dall’artista italiano, mentre il primo fu oggetto di un clamoroso furto dalla residenza natale di Winston Churchill in Inghilterra e non è mai stato recuperato. La vendita è stata gestita da Sotheby’s per conto di Steve Cohen, noto collezionista d’arte e proprietario della squadra di baseball New York Mets, che ha deciso di mettere in commercio il pezzo.
Maurizio Cattelan, nato a Padova nel 1960, è universalmente riconosciuto come uno degli artisti più controversi e provocatori del panorama contemporaneo. Dopo una pausa creativa e un ritorno alle luci della ribalta con opere capaci di generare dibattito, Cattelan continua a sfidare le convenzioni artistiche e sociali, spesso utilizzando l’ironia e la provocazione come strumenti espressivi. L’opera “America”, con il suo contrasto tra valore materiale e funzione quotidiana, incarna perfettamente questo approccio.
Il valore artistico e il mercato delle opere provocatorie
L’esito dell’asta ha evidenziato una valutazione prevalentemente legata al prezzo dell’oro, senza che il mercato abbia riconosciuto un significativo valore aggiunto legato all’arte contemporanea o alla fama di Cattelan. Questo dato suggerisce una riflessione sul rapporto tra arte concettuale e mercato: nonostante l’opera fosse carica di significati simbolici e provocatori, il collezionismo ha privilegiato il valore materiale.
Il caso di “America” si inserisce in un contesto più ampio di opere d’arte contemporanea che sfidano i tradizionali canoni di valore e fruizione, ponendo domande sulla percezione del pubblico e degli investitori. Il fatto che il primo esemplare sia stato rubato e mai ritrovato aggiunge un alone di mistero alla storia di questo water d’oro, che rimane uno dei simboli più iconici e controversi dell’arte degli ultimi anni.
Steve Cohen e il collezionismo contemporaneo
Il venditore, Steve Cohen, è noto non solo come collezionista ma anche come imprenditore e proprietario di una delle squadre sportive più seguite negli Stati Uniti. La sua decisione di mettere all’asta un oggetto così singolare riflette l’interesse crescente per pezzi unici che coniugano arte, lusso e provocazione. Tuttavia, l’esito dell’asta indica che il pubblico e il mercato rimangono cauti nel riconoscere pienamente il valore di simili opere, preferendo spesso investimenti più tradizionali o oggetti con una storia consolidata.
L’asta del water d’oro di Cattelan rappresenta quindi un momento significativo per riflettere sulle dinamiche del mercato dell’arte contemporanea e sull’importanza della narrazione e del contesto per attribuire valore a opere che sfidano le convenzioni estetiche e culturali.


