LONDRA, 11 SET – Scintille sui social network nel Regno Unito dopo la rimozione dell’ultimo murale firmato Banksy, apparso pochi giorni fa sulla parete esterna del Queen’s Building, parte delle Royal Courts of Justice nel centro di Londra. L’opera, che ritraeva un giudice in toga e parrucca intento a colpire con un martelletto processuale un manifestante disteso a terra con un cartello insanguinato, è stata cancellata in meno di due giorni.
La rimozione e le motivazioni ufficiali
L’HM Courts and Tribunals Service (HMCTS) ha giustificato la decisione con la necessità di tutelare l’integrità di un edificio storico, in quanto la sede dell’Alta Corte e della Corte d’Appello di Inghilterra e Galles è sottoposta a vincoli di tutela. Dopo un iniziale periodo in cui il murale è stato coperto e sorvegliato, la rimozione è avvenuta tra martedì e mercoledì scorsi tramite solventi chimici.
La Metropolitan Police ha classificato l’intervento come un caso di danneggiamento penale e ha aperto un’indagine per accertarne le responsabilità.
Le polemiche social e le implicazioni politiche
La decisione ha scatenato un’ondata di critiche da parte di fan, attivisti e migliaia di utenti sui social media. Il Good Law Project ha denunciato su Twitter (“X”) che la cancellazione del murale equivale a una soppressione del diritto di protesta. Il murale era stato interpretato come un richiamo alle proteste contro il bando di Palestine Action, gruppo pro-palestinese inserito tra le organizzazioni terroristiche dal governo laburista guidato da Keir Starmer.
Il movimento di sinistra Occupy London ha accusato il governo Starmer di complicità con Israele nella gestione del conflitto a Gaza, sottolineando che «a differenza di Pilato, Starmer non si può lavare il sangue dei palestinesi dalle mani». Il gruppo Banksy & Friends ha preso posizione contro la rimozione, ma ha notato come la sagoma residua dell’opera sul muro risulti ancora più evocativa dopo la cancellazione della vernice.
Banksy, noto per le sue opere di street art con forti connotazioni sociali e politiche, spesso utilizza la tecnica dello stencil per veicolare messaggi di critica verso le ingiustizie e le violazioni dei diritti umani. L’episodio di Londra si inserisce in un quadro più ampio di tensioni politiche e culturali legate alla libertà di espressione e alla protesta sociale.






