Roma, 24 ottobre 2025 – Pistoia è stata ufficialmente designata Capitale italiana del libro 2026. Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha dato l’annuncio oggi durante una cerimonia tenutasi nella Sala della Crociera del Collegio Romano, alla presenza della Giuria di esperti e dei rappresentanti dei Comuni finalisti. Le altre città in lizza per il titolo erano Carmagnola (Torino), Perugia, Nardò (Lecce) e Tito (Potenza).
Il progetto vincente di Pistoia
Il dossier presentato da Pistoia, scelto all’unanimità dalla giuria, si intitola “Pistoia: l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro“. Il progetto prevede un articolato programma di iniziative culturali, di valorizzazione del patrimonio librario e di diffusione della lettura, che sarà sostenuto da un contributo di mezzo milione di euro assegnato al Comune vincitore. Questa somma consentirà di realizzare attività volte a rafforzare l’identità culturale della città e a promuovere la lettura come strumento di crescita sociale e civile.
Pistoia, con i suoi circa 89.000 abitanti, è nota non solo per il suo centro storico medievale perfettamente conservato, ma anche per il suo vivaismo e la tradizione culturale che l’ha vista Capitale italiana della cultura nel 2017. La città toscana ha saputo presentare un progetto che unisce la passione per il libro a un piano di sviluppo culturale concreto e innovativo.
Il contesto nazionale e le altre finaliste
La nomina di Pistoia segue quella di Subiaco, Capitale italiana del libro 2025, celebre per essere stata la “culla della stampa italiana” e per il suo progetto di valorizzazione del patrimonio librario e museale legato alla stampa a caratteri mobili introdotta nel 1465. Tra le altre finaliste del 2026, spicca Carmagnola, che si era presentata con un dossier molto partecipato intitolato “Identità, libri e territorio”, frutto di un ampio coinvolgimento della cittadinanza e che punta a trasformare il 2026 in un anno ricco di iniziative culturali e sociali.
Il ministro Giuli ha inoltre sottolineato il valore delle biblioteche come infrastrutture culturali diffuse in tutta Italia, ricordando l’investimento di 30 milioni di euro previsto dal governo per rafforzare il sistema bibliotecario nazionale e le aree periferiche meno sviluppate.
Con questo riconoscimento, Pistoia si prepara a un anno dedicato al libro e alla cultura, con il significativo supporto del Ministero della Cultura e la responsabilità di rappresentare l’eccellenza italiana nel panorama culturale nazionale.
La gioia del sindaco Tomasi
“Un titolo fortemente voluto, meritato e di cui sentiamo la responsabilità“. Così il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, commenta il riconoscimento alla città di Pistoia di Capitale del libro 2026. “Un grazie – ha aggiunto – agli uffici, alla dirigente, all’assessore Menichelli (con delega alla cultura, ndr) e a tutti quanti hanno lavorato a questo dossier: cittadini, volontari, scrittori, luoghi della cultura. Adesso subito a testa bassa a lavorare per il prossimo anno“.
Per Tomasi le aspettative per il prossimo anno sono quelle di “migliorare ancora di più tutto quello che Pistoia offre per la cultura, ma anche di creare nuove occasioni e nuovi luoghi che rimangano poi sul territorio, anche al di là dell’anno in cui la città riveste il ruolo di capitale del libro, ma soprattutto di avvicinare sempre di più i cittadini alla lettura e alla cultura e fare in modo che questi luoghi di cultura siano sempre più luoghi di aggregazione“. Nel 2017 Pistoia è stata Capitale italiana della cultura.


