La Casa del Postino, situata nell’isola di Salina e celebre per il film con Massimo Troisi, è stata salvata da una sentenza. Accolto il ricorso di Giuseppe Cafarella, il Comune di Malfa aveva dichiarato l’immobile in parte abusivo. La villa, patrimonio culturale, deve essere preservata
La storica casa del Postino, situata sull’incantevole isola di Salina, ha recentemente evitato la demolizione grazie a una decisione significativa del consiglio di giustizia amministrativa. Il giudice relatore, Nino Caleca, insieme al presidente Ermanno de Francisco, ha accolto il ricorso straordinario presentato dal proprietario Giuseppe Cafarella, il quale contestava un provvedimento del Comune di Malfa che dichiarava parte dell’immobile abusiva.
La storia della casa del Postino
La questione è emersa quando una vicina di casa ha segnalato un presunto ampliamento non autorizzato durante i lavori di ristrutturazione della villa. Tuttavia, il proprietario ha sempre negato l’esistenza di abusi e ha proposto di dichiarare la “Casa del Postino” come bene culturale di rilevante interesse pubblico. Questa villa, situata nella splendida località di Pollara, non è solo un importante set cinematografico, ma rappresenta anche un simbolo della cultura e dell’architettura eoliana.
Il valore artistico e culturale dell’immobile
Immersa in un paesaggio mozzafiato di ulivi, ibiscus e oleandri, la casa è stata costruita seguendo i principi tipici dell’architettura locale. Secondo Cafarella, la villa rappresenta un patrimonio prezioso da preservare, custodendo una testimonianza artistica e culturale di inestimabile valore. Il giudice Caleca ha riconosciuto l’importanza dell’immobile, sottolineando il suo valore artistico e paesaggistico, nonché il significato pubblico legato al film di Troisi, che nel 1996 ha ottenuto cinque candidature agli Oscar, vincendo uno dei premi.
Un patrimonio da proteggere
In aggiunta, la casa è già stata iscritta nella “Carta dei luoghi dell’identità e della memoria della Regione Siciliana”, a seguito dell’inclusione delle Isole Eolie nella World Heritage List nel 2000. Questa decisione non solo salva un pezzo di storia cinematografica, ma contribuisce anche alla conservazione di un patrimonio culturale unico. Essa riflette l’importanza di proteggere luoghi che raccontano storie di arte, storia e identità locale, garantendo che le future generazioni possano continuare a trarre ispirazione da questi tesori.