Roma, 17 ottobre 2025 – Alba è stata ufficialmente proclamata Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2027 in una cerimonia tenutasi nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha annunciato la scelta, decisione presa all’unanimità dalla giuria presieduta da Lorenza Baroncelli. La città piemontese succede a Gibellina, Capitale dell’Arte contemporanea per il 2026, e si impone su altri comuni finalisti quali Foligno, Spoleto, Pietrasanta e Termoli.
Alba, un progetto culturale ambizioso: “Le fabbriche del vento”
La candidatura di Alba si basa sul dossier culturale intitolato “Le fabbriche del vento”, un omaggio all’artista albese Pinot Gallizio che ha ispirato l’intero progetto. Questa iniziativa, promossa dal Comitato guidato da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo con il pieno supporto di enti locali e nazionali, mira a trasformare Alba e il territorio circostante – patrimonio UNESCO dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato – in un laboratorio permanente di arte contemporanea.
Al centro del programma vi è la creazione della Biennale delle Langhe, evento che debutterà proprio nel 2027 e che si propone come il festival di arte contemporanea più importante in Italia. Il progetto prevede mostre, residenze artistiche, iniziative educative e la realizzazione di opere site-specific in spazi pubblici e privati, dal centro storico alle periferie, fino alle campagne e agli ospedali. Alba si propone così come un modello di capitale culturale diffusa, in rete con altri comuni limitrofi attraverso il concetto di “Capitali Sorelle”.
Il sostegno istituzionale e il contributo economico
Alba riceverà un contributo di un milione di euro per la realizzazione del programma culturale previsto dal dossier di candidatura. Il sindaco Alberto Gatto ha espresso l’auspicio di creare un’alleanza duratura con le altre città che hanno partecipato al bando, per promuovere insieme l’arte contemporanea. Il progetto gode del sostegno della Regione Piemonte, con il presidente Alberto Cirio e l’assessora Marina Chiarelli che hanno sottolineato l’importanza della candidatura per rafforzare il sistema artistico contemporaneo piemontese.
Il ministro Giuli, nel suo intervento, ha ricordato l’importanza di ogni luogo come generatore di relazioni creative e ha reso omaggio ai carabinieri caduti recentemente nel Veronese, sottolineando il valore dell’arte come espressione del meglio dell’Italia che si presenta al mondo. Alba, con la sua storia, il suo territorio e la comunità artisticamente attiva, si prepara a incarnare questa sfida culturale di respiro nazionale e internazionale.
Alba Capitale della Cultura 2027: una vittoria di squadra
“Quella di oggi è una giornata straordinaria da incorniciare per tutti i piemontesi“, ha commentato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, insieme all’assessora regionale alla Cultura, Marina Chiarelli. Il successo di Alba Capitale della Cultura 2027 è stato definito come “una vittoria della squadra, di un dossier credibile come ‘Fabbriche del vento‘, costruito da istituzioni pubbliche e private che hanno lavorato insieme“. Questo progetto, hanno spiegato, “rafforzerà il sistema dell’arte contemporanea piemontese, sempre più attraente e riconosciuto a livello nazionale e internazionale“.
Il riconoscimento arriva in un momento particolarmente significativo, alla vigilia delle settimane dell’arte contemporanea di Torino, che “saranno ora ancora più ricche“. Cirio e Chiarelli hanno evidenziato che la cultura è “un linguaggio condiviso, e che l’arte è capace di unire energie e persone“. “È la conferma che investire nella bellezza e nel talento è una scelta che ripaga sempre“, hanno concluso, ringraziando il sindaco di Alba, Alberto Gatto, la presidente del comitato promotore, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, il critico d’arte Nicolas Ballario, il presidente della Fondazione San Patrignano Roberto Spada e tutti coloro che hanno contribuito con passione e impegno a questo successo.
Il ruolo di Alberto Cirio e Marina Chiarelli nella promozione culturale piemontese
Alberto Cirio, in carica come presidente della Regione Piemonte dal giugno 2019 e riconfermato nel 2024, ha una lunga esperienza politica e istituzionale, con un forte legame con il territorio di Alba, città in cui risiede e dove ha iniziato la sua carriera politica come vicesindaco. Laureato in giurisprudenza all’Università di Torino e imprenditore agricolo, Cirio ha dedicato particolare attenzione alla valorizzazione delle produzioni locali e dello sviluppo culturale e turistico regionale.
L’assessora alla Cultura, Marina Chiarelli, è in carica dal 2019 e si occupa anche di pari opportunità e politiche giovanili. Originaria di Novara e laureata in giurisprudenza, Chiarelli ha maturato esperienze amministrative nel settore sportivo, ambientale e commerciale, portando avanti un’attività costante sul territorio, anche se con un profilo meno tradizionalmente culturale. La sua presenza nella giunta regionale rafforza l’impegno della Regione Piemonte nel sostenere eventi culturali di rilievo e iniziative volte alla crescita delle comunità locali.
