Domani Terza Rilevazione tutela minori, “progressi significativi”
Il cardinale Matteo Zuppi ribadisce l’importanza della tutela dei minori e degli adulti vulnerabili in Italia, sottolineando la pubblicazione della Terza Rilevazione delle attività ecclesiali. Il documento, che sarà presentato il 28 maggio, esamina i progressi nelle strutture di protezione, la formazione degli operatori e l’ascolto delle vittime. Inoltre Zuppi invita a mantenere un approccio di responsabilità e trasparenza, evidenziando un nuovo studio sui casi di abusi sessuali in Diocesi tra il 2001 e il 2021.
Il cardinale Matteo Zuppi ha recentemente ribadito l’importanza dell’impegno della Chiesa italiana nella protezione dei minori e degli adulti vulnerabili. Durante l’apertura dei lavori del Consiglio della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), Zuppi ha evidenziato come sia fondamentale garantire un ambiente sicuro all’interno delle comunità ecclesiali. La prevenzione degli abusi è al centro delle sue preoccupazioni, e la Chiesa si è impegnata a rispondere con rigore e trasparenza a questo fenomeno.
La Terza Rilevazione delle attività territoriali
Nel suo intervento, il cardinale ha annunciato la pubblicazione della Terza Rilevazione delle attività territoriali promossa dal Servizio nazionale per la tutela dei minori e adulti vulnerabili che analizza le attività dei Servizi Regionali, diocesani/interdiocesani e dei Centri di ascolto nel biennio 2023-2024, un rapporto che analizza le iniziative intraprese dai Servizi Regionali e dai Centri di ascolto nel biennio 2023-2024. Questo studio ha l’obiettivo di verificare l’efficacia e la diffusione delle strutture di supporto esistenti, evidenziando i progressi compiuti nella creazione di ambienti ecclesiali sicuri. Zuppi ha anticipato che i risultati mostrano miglioramenti significativi nella formazione degli operatori e nell’accoglienza delle vittime, ma ha anche messo in guardia contro le complessità e le difficoltà che continuano a emergere.
Un approccio rigoroso e analitico
Il cardinale ha enfatizzato la necessità di operare con rigore, evitando il giustizialismo. Ha richiamato l’attenzione sull’importanza di analizzare i dati forniti dalle Diocesi, elaborati da esperti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, per affrontare le criticità e implementare le buone pratiche. Un aspetto innovativo del lavoro della Cei è rappresentato dallo studio pilota sui casi di abusi sessuali su minori commessi da chierici in Italia, risalente al periodo tra il 2001 e il 2021. Questa iniziativa, condotta da istituzioni indipendenti come l’Istituto degli Innocenti di Firenze e il Centro interdisciplinare di ricerca sulla vittimologia dell’Università di Bologna, mira a fornire un’analisi approfondita e dettagliata del fenomeno.
Un impegno verso la responsabilità e la trasparenza
Zuppi ha concluso il suo intervento sottolineando che l’impegno della Chiesa è un percorso di responsabilità e trasparenza, volto a garantire la sicurezza e la dignità di tutte le persone coinvolte. In un contesto in cui la fiducia deve essere ricostruita, è fondamentale intraprendere azioni concrete e mantenere un ascolto attivo delle vittime. La Chiesa si sta muovendo verso un futuro in cui la protezione dei più vulnerabili è una priorità assoluta, e ogni passo in questa direzione è un segnale di cambiamento e impegno.






