Castel Volturno (Caserta), 12 agosto 2025 – In un clima di tensione internazionale e in vista del vertice di Ferragosto in Alaska tra i presidenti Donald Trump e Vladimir Putin, il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha espresso un messaggio chiaro e umano sul ruolo dell’Ucraina nel percorso di pace. Durante una visita al Centro Fernandes di Castel Volturno, che ospita una cinquantina di giovani ucraini rifugiati, Zuppi ha sottolineato che l’Ucraina non è un “oggetto”, ma un “soggetto” imprescindibile nei negoziati di pace.
Zuppi: “Non si può fare a meno dell’Ucraina nei colloqui di pace”
Il cardinale Zuppi ha risposto ai cronisti in merito al vertice che si terrà il 15 agosto in Alaska, evidenziando che “non si può fare a meno dell’Ucraina nei colloqui di pace”. Il porporato ha ribadito che “prima i giornalisti mi hanno chiesto dei grandi della Terra che si incontrano, ma per la pace sono queste piccole cose quelle che contano, lo stare insieme in pace e serenità”. Ha sottolineato come sia fondamentale partire dai giovani, come quelli ospitati nel centro, che hanno vissuto esperienze drammatiche, perché “se staremo vicini a loro faremo cose grandi”.
Inoltre, Zuppi ha auspicato che il dialogo prevalga e che l’incontro tra Trump e Putin sia un passo verso una soluzione che sappia risolvere le cause del conflitto, ricordando che senza il coinvolgimento attivo dell’Ucraina non si potrà raggiungere la pace.
La memoria di Monte Sole e l’appello per la pace
Il messaggio di Zuppi si inserisce in un contesto più ampio di impegno per la pace, che il cardinale porta avanti anche attraverso iniziative di preghiera e commemorazione. Il 14 agosto, alla vigilia di Ferragosto, Zuppi guiderà una preghiera per la pace presso i ruderi della chiesa di Santa Maria Assunta a Casaglia, nel Parco di Monte Sole a Marzabotto, luogo simbolo della strage nazista del 1944. Qui saranno ricordate le vittime innocenti di conflitti contemporanei, inclusi i bambini israeliani e palestinesi morti nella recente crisi di Gaza, e si rilancerà l’appello a deporre le armi e a scegliere sempre il dialogo.
Il cardinale ha ribadito che “nessuno è un numero, ogni persona ha un nome e pari dignità” e che “l’unica via percorribile è mettersi attorno a un tavolo per giungere al cessate il fuoco il prima possibile”.
Per approfondire: Vertice Usa-Russia, tutto sull’incontro di ferragosto tra Trump e Putin in Alaska






