Roma, 30 luglio 2025 – È stata arrestata a Roma Carla Zambelli, deputata italo-brasiliana ricercata dall’Interpol per una condanna a dieci anni di carcere in Brasile per hackeraggio del sistema informatico del Consiglio nazionale di giustizia (CNJ). Zambelli, membro del Partito Liberale e figura di spicco dell’area politica vicina all’ex presidente Jair Bolsonaro, si trova ora nel carcere romano di Rebibbia in attesa delle procedure di estradizione richieste dal Brasile.
L’arresto e la detenzione a Rebibbia
Zambelli è stata localizzata dalla polizia italiana in un appartamento nella zona Aurelia di Roma, dopo un’indagine congiunta tra Polizia federale brasiliana, polizia italiana e Interpol. La parlamentare, che gode della doppia cittadinanza italiana e brasiliana, era entrata in Italia il 5 giugno scorso con un volo proveniente dagli Stati Uniti, passando regolarmente il controllo di frontiera con il suo passaporto italiano. L’11 giugno la Corte Suprema brasiliana, attraverso il giudice Alexandre de Moraes, aveva formalmente richiesto all’Italia l’estradizione di Zambelli, imputata per aver orchestrato un attacco informatico finalizzato a falsificare documenti ufficiali tra cui un mandato di arresto contro un magistrato federale.
La deputata, condannata lo scorso maggio dalla giustizia brasiliana, rischia di scontare una pena detentiva di dieci anni per il reato di hackeraggio e per aver costruito un falso mandato di arresto. Attualmente è trattenuta nella casa circondariale romana di Rebibbia in attesa che si concluda l’iter giudiziario per l’eventuale estradizione.
Le dichiarazioni di Carla Zambelli e le reazioni politiche
In un video diffuso ieri sera dall’ufficio stampa della parlamentare, Zambelli ha espresso la sua intenzione di restare in Italia, ribadendo la fiducia nel sistema giudiziario italiano: “Se dovrò scontare qualsiasi pena, sarà qui in Italia, un Paese giusto e democratico”. La deputata ha inoltre annunciato la volontà di chiedere asilo politico in Italia per difendersi da quella che definisce una persecuzione politica da parte delle autorità brasiliane. “Non sto scappando, sto resistendo”, ha affermato con fermezza.
La vicenda ha suscitato reazioni anche in Italia. Il deputato Angelo Bonelli, di Alleanza Verdi e Sinistra, ha dichiarato di aver fornito alle autorità italiane l’indirizzo di Zambelli, sottolineando che ora spetta alla giustizia italiana pronunciarsi sull’estradizione. Bonelli ha inoltre riferito di ricevere minacce di morte sui social in seguito alla sua segnalazione. Il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha annunciato l’intenzione di far visita alla deputata in carcere.






