Roma, 1 agosto 2025 – Si è concluso dopo quasi tre ore l’interrogatorio di garanzia di Carla Zambelli, l’ex parlamentare brasiliana di origini italiane arrestata a Roma due giorni fa. Attualmente detenuta nel carcere di Rebibbia, Zambelli è ricercata dall’Interpol in seguito a una condanna a dieci anni di reclusione in Brasile per il reato di hackeraggio del sistema informatico del Consiglio nazionale di giustizia (Cnj). La Corte di Appello di Roma ha fissato una nuova udienza per metà agosto, durante la quale sarà discussa la possibile revoca della misura cautelare, richiesta dal suo legale, Pieremilio Sammarco.
La posizione dell’ambasciatore brasiliano e il rischio di fuga
L’ambasciatore brasiliano in Italia, Renato Mosca, ha espresso con fermezza l’esigenza che Zambelli rimanga in carcere in attesa della decisione sull’estradizione. Il diplomatico ha sottolineato due motivi fondamentali: da un lato, la detenzione impedisce alla deputata di continuare ad attaccare le istituzioni brasiliane; dall’altro, si previene il rischio che possa tentare una fuga dall’Italia in vista di un possibile provvedimento di estradizione. Mosca ha inoltre smentito la versione secondo cui Zambelli si sarebbe consegnata volontariamente alle autorità italiane, specificando che è stata invece arrestata nella sua abitazione. In merito all’ipotesi di una richiesta di asilo politico da parte della deputata, l’ambasciatore ha ricordato la serietà delle politiche italiane nella lotta alla criminalità e nella cooperazione giudiziaria con il Brasile, escludendo che l’Italia possa concedere protezione a una persona condannata in un processo legale regolare.
La situazione giudiziaria di Carla Zambelli
La parlamentare, membro del partito dell’ex presidente Jair Bolsonaro, è accusata di aver partecipato all’hackeraggio del sistema informatico del Consiglio nazionale di giustizia brasiliano. La sua condanna a dieci anni di carcere ha dato seguito alla richiesta di estradizione da parte del governo brasiliano. Durante l’interrogatorio in Corte d’Appello, Zambelli si è dichiarata “perseguitata politica e innocente”. Tuttavia, la misura cautelare che prevede la sua detenzione in carcere è stata confermata in attesa della nuova udienza fissata a metà agosto, momento in cui sarà valutata la possibilità di revocarla. Nel frattempo, la deputata resta detenuta a Rebibbia, mentre le autorità italiane procedono con l’esame della richiesta di estradizione avanzata dal Brasile.
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