È stato siglato un protocollo tra il ministero per la famiglia, Fofi, Federfarma, Assofarm e altre associazioni per combattere la violenza maschile contro le donne. L’iniziativa prevede il coinvolgimento delle farmacie di comunità come punti di ascolto e supporto per le vittime, con una campagna di comunicazione per contattare il numero antiviolenza 1522. Il progetto mira a rafforzare la rete di protezione e sensibilizzare sul rispetto delle donne
Il fenomeno della violenza contro le donne, in particolare la violenza domestica, rappresenta una delle sfide più gravi e urgenti che la società contemporanea si trova ad affrontare. Per affrontare questa problematica, è fondamentale valorizzare il ruolo delle farmacie di comunità, che possono fungere da punti di riferimento e supporto per le vittime. Questo approccio è stato recentemente sottolineato da un protocollo d’intesa firmato tra il Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità e diverse associazioni di farmacisti.
Farmacie come punti di ascolto
Il protocollo si propone di creare una rete territoriale di supporto, in cui le farmacie non solo distribuiscono farmaci, ma diventano anche luoghi sicuri dove le donne possono trovare ascolto e orientamento. Infatti, si stima che circa il 70% dei farmacisti siano donne, il che aggiunge una dimensione di empatia e comprensione al servizio offerto. Le farmacie possono rappresentare un primo punto di contatto per le vittime di violenza, offrendo informazioni sui percorsi di aiuto disponibili, come il numero antiviolenza 1522.
L’importanza della prossimità
Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha evidenziato l’importanza delle farmacie come presidi di salute e prossimità, specialmente nelle zone più remote e isolate. Iniziative come il Progetto Mimosa, che si inserisce in questo contesto, mirano a garantire che ogni farmacia possa diventare un punto di ascolto e riferimento per le donne vittime di violenza. Gemmato ha anche espresso riconoscimento per Angela Margiotta, presidente di Farmaciste Insieme, per il suo impegno nel promuovere una cultura di rispetto e sostegno verso le donne.
Formazione e sensibilizzazione
Marta Schifone, deputata di Fratelli d’Italia e farmacista, ha sottolineato il potenziale delle farmacie di comunità come luoghi di prossimità umana e sociale. Ha affermato che questo protocollo non solo attesta il riconoscimento da parte delle istituzioni del ruolo sociale delle farmacie, ma crea anche un ponte tra professione farmacistica e sostegno alle vittime di violenza. La presenza di farmacisti formati su come gestire situazioni di emergenza può fare la differenza per molte donne che si trovano in situazioni di vulnerabilità.
Inoltre, le farmacie possono essere fondamentali nella diffusione di informazioni e nella formazione della comunità riguardo le dinamiche della violenza di genere. Attraverso campagne di comunicazione mirate, è possibile sensibilizzare l’opinione pubblica e fornire risorse utili a chi si trova in difficoltà. È cruciale che la società civile, le istituzioni e gli operatori sanitari collaborino per creare un ambiente di supporto e protezione per le donne, incoraggiando un cambiamento culturale che promuova il rispetto e la dignità.
Con queste iniziative, le farmacie si configurano non solo come punti di distribuzione di medicinali, ma anche come baluardi contro la violenza di genere, contribuendo a costruire una rete di protezione e sostegno fondamentale per le vittime.






