Prosegue con crescente attenzione il caso di Vito Mezzalira, l’ex postino di Trieste scomparso nell’estate del 2019 a 66 anni, con la comunità di Sdraussina, frazione di Sagrado, in attesa di importanti sviluppi giudiziari. Dopo il ritrovamento di resti umani lo scorso 7 novembre nel giardino della sua abitazione, si è aperta una fase cruciale nelle indagini coordinate dalla Procura di Gorizia.
Scomparsa Vito Mezzalira: ritrovamento dei resti e indagini in corso
I resti sono stati scoperti in un pozzo interrato profondo circa quattro metri nel terreno retrostante la villetta di Mezzalira, coperto da una gettata di cemento che ha rallentato le operazioni di scavo. L’intervento congiunto di Carabinieri, Vigili del Fuoco e unità cinofile, coordinato dal sostituto procuratore Giulia Capella, ha permesso il ritrovamento grazie anche all’impiego di georadar e all’ausilio del cane Klaus del Centro Cinofili di Firenze. L’area è stata posta sotto sequestro a disposizione della magistratura e non si esclude la prosecuzione degli scavi.
Al momento sono due le persone indagate: la convivente di Mezzalira, Mariuccia Orlando, e il fratellastro di lei, Moreno Redivo, accusati di omicidio, occultamento di cadavere e truffa ai danni dello Stato per aver riscosso la pensione di Mezzalira per anni dopo la sua scomparsa. La magistratura però mantiene il massimo riserbo e ogni decisione cautelare è subordinata all’esito dell’autopsia, che dovrà accertare l’identità dei resti e la causa della morte, naturale o violenta.
La testimonianza della sorella e le nuove acquisizioni
La sorella di Mezzalira, Domenica, ha espresso il proprio dolore per le menzogne raccontate dalla convivente e per il fatto che quest’ultima abbia vissuto per anni a pochi metri dal cadavere, intascando circa 100 mila euro dalla pensione del fratello. Un fotomontaggio con l’immagine di Vito, rivelato come falso, aveva fatto crescere i sospetti della famiglia, spingendo Domenica a rivolgersi alle autorità.
Gli accertamenti proseguono con analisi tecniche sui cellulari degli indagati e ricostruzioni investigativi che, negli ultimi mesi, hanno ampliato le ipotesi di reato fino all’omicidio. Il caso, aperto nel 2019, si sviluppa in un clima di grande attesa per i risultati degli esami scientifici che potranno chiarire definitivamente il destino di Vito Mezzalira.






