AREZZO – L’uomo, padre di un calciatore della squadra Vis Pesaro, si è introdotto negli spogliatoi durante la cerimonia di premiazione e ha colpito l’arbitro ventenne con una sedia
Un grave episodio di violenza si è verificato ad Arezzo al termine del Memorial “Mirko Poggini”, torneo giovanile riservato a ragazzi under 12. Un arbitro di appena 20 anni è stato aggredito da un genitore, al culmine della finale disputata allo stadio “Città di Arezzo”. L’uomo, padre di un calciatore della squadra Vis Pesaro, si è introdotto negli spogliatoi durante la cerimonia di premiazione e ha colpito il direttore di gara, causandogli ferite tali da richiedere il trasporto immediato al pronto soccorso. Il giovane ha riportato la frattura di alcune costole, con una prognosi di 40 giorni.
Le dinamiche dell’aggressione al giovane arbitro
Secondo quanto ricostruito, l’aggressione è avvenuta all’interno dello spogliatoio arbitrale. Il direttore di gara, tesserato con la sezione AIA di Arezzo, aveva aperto la porta convinto che qualcuno stesse per consegnargli le distinte di gara. In realtà, davanti a lui si è presentato l’aggressore, che lo ha colpito con una sedia e lo ha persino morso. Il tutto è accaduto mentre all’esterno si stava ancora svolgendo la premiazione del torneo, dedicato a Mirko Poggini, ex responsabile del settore giovanile dell’Arezzo.
Determinanti per l’identificazione del responsabile sono state le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza e la pronta collaborazione dei dirigenti dell’Arezzo. L’uomo, un quarantenne residente a Pesaro, è stato fermato poco dopo dalle forze dell’ordine e dovrà ora rispondere delle accuse relative all’aggressione. Anche la testimonianza dell’arbitro stesso, che ha tentato di riprendere la scena con un video dal cellulare, e il contributo di altri presenti hanno rafforzato il quadro accusatorio.
Le reazioni
L’episodio ha suscitato sdegno e condanna unanime. “Sono allibito – ha commentato Paolo Bertini, direttore del settore giovanile dell’Arezzo – non è ammissibile che una giornata che dovrebbe essere una festa per bambini di 12 anni si trasformi in un episodio di violenza così grave”. La solidarietà al giovane direttore di gara è arrivata anche dal presidente dell’Arezzo, Guglielmo Manzo, e dal direttore sportivo Nello Cutolo, mentre la società ha voluto sottolineare il ruolo fondamentale svolto dal dirigente accompagnatore della Vis Pesaro nella ricostruzione dei fatti e nella collaborazione con gli inquirenti.
Anche la sezione AIA di Arezzo ha espresso la propria vicinanza all’arbitro aggredito. Pur non potendo entrare nei dettagli dell’accaduto, vista l’indagine in corso da parte dei carabinieri, l’associazione ha annunciato l’apertura di un’inchiesta interna per fare luce su quanto accaduto e valutare eventuali provvedimenti. Le indagini ufficiali, intanto, proseguono con il coordinamento dell’autorità giudiziaria e si basano sia sui filmati acquisiti sia sulle testimonianze raccolte subito dopo l’aggressione.
La vicenda riaccende l’attenzione sulla necessità di tutelare chi garantisce il regolare svolgimento delle competizioni sportive, soprattutto a livello giovanile, dove il rispetto e l’educazione dovrebbero essere alla base dell’intera esperienza formativa.