Cittadini e associazioni si sono riuniti per un commosso tributo alle vittime, chiedendo maggiore sicurezza nei parchi e sostegno alle famiglie più fragili di Roma.
Roma, 7 luglio 2025 – Un momento di intensa partecipazione emotiva ha coinvolto Villa Pamphilj, dove si è svolto un flashmob commemorativo a un mese dal rinvenimento di Anastasia e della piccola Andromeda. L’iniziativa, promossa dalle associazioni Salvamamme e Roma Bpa Mamma Roma e i suoi Figli Migliori, ha visto la presenza di decine di famiglie che hanno voluto testimoniare vicinanza e solidarietà con un gesto simbolico: centinaia di fiori e una culla in ricordo delle due vittime.
Flashmob a Villa Pamphilj: un messaggio di memoria e solidarietà
“La morte di queste due creature innocenti ci ha colpito profondamente. Ha scosso tutta Roma, suscitando una commozione sincera e autentica”, ha sottolineato Maria Grazia Passeri, presidente di Salvamamme, durante l’evento. Le mamme del Salvamamme, spesso fragili e attraversate da difficoltà, hanno espresso il desiderio di agire concretamente: “Facciamo qualcosa per ricordare questa donna che è stata privata di tutto, anche della capacità di reagire. Ricordiamola oltre la cronaca nera”. Il flashmob ha rappresentato quindi un momento collettivo di riflessione e di impegno sociale, volto a superare la superficialità delle notizie di cronaca.
Dal punto di vista della sicurezza, è intervenuto Elio Tomassetti, presidente del Municipio XII di Roma, che ha ribadito la necessità di un rafforzamento dei presidi sul territorio: “Chiediamo da tempo una maggiore videosorveglianza nei punti di accesso a parchi come Villa Pamphilj, dove possibile, e un incremento dei pattugliamenti della Polizia a cavallo, capaci di raggiungere aree non accessibili con altri mezzi. Questo tipo di presidio è fondamentale per la sicurezza dei cittadini”.
Il dolore delle madri e il ricordo di Elena Aubry
Tra i partecipanti al flashmob anche Graziella Viviano, madre di Elena Aubry, morta nel 2018 in un incidente stradale. La Viviano ha condiviso con la platea il suo dolore personale, facendo un parallelo con la triste vicenda di Anastasia e Andromeda: “Io ho perso una figlia, anche se per motivi diversi. E quando sento un dolore come questo, non posso che immedesimarmi. Mi sono subito immaginata quella mamma, laggiù, in Siberia, che forse pensava che sua figlia stesse realizzando il suo sogno americano. Che avesse trovato l’amore e che quel sogno fosse diventato una bambina: la sua piccolina, il simbolo di quell’amore”.
Il flashmob si è così trasformato in un momento di unione tra madri, famiglie e cittadini, che hanno voluto rendere omaggio alla memoria di due vite spezzate, con la speranza di promuovere maggiore attenzione e protezione per i più vulnerabili.
Note sulle parole chiave:
Anastasia: oltre alla recente tragedia, il nome richiama anche il celebre film d’animazione del 1997, che narra la storia romanzata della granduchessa Anastasia Romanova, sopravvissuta alla Rivoluzione russa. Il film è stato un grande successo internazionale e ha dato nuova vita al mito di Anastasia.
Andromeda: nome di origine mitologica, figlia di Cefeo e Cassiopea, legata a una storia di sacrificio e salvezza da parte dell’eroe Perseo. La figura di Andromeda è presente anche nella cultura astronomica con la costellazione che porta il suo nome.
Questo legame tra nomi di grande impatto emotivo e culturale aggiunge un ulteriore livello di profondità simbolica all’evento di Villa Pamphilj, dove si è celebrata la memoria di due piccole vite con un gesto di fierezza e speranza.
Fonte: Marco Vesperini - Villa Pamphilj, flashmob con centinaia di fiori e una culla per Anastia e Andromeda





