Il corpo è stato rinvenuto a 200 metri da quello di una donna, presumibilmente la madre. Al momento le testimonianze su un presunto uomo con un fagotto non hanno trovato conferma
Il ritrovamento di una neonata di sei mesi senza vita nel parco di Villa Pamphili, a Roma, ha scosso profondamente la comunità locale. L’evento tragico è avvenuto sabato 7 giugno e gli inquirenti ipotizzano che il decesso sia avvenuto la sera precedente. Il corpo della piccola, che potrebbe essere stata strangolata, giaceva a circa 200 metri da quello di una donna, presumibilmente la madre, in un avanzato stato di decomposizione.
Le indagini sulla morte della neonata sono in corso
Il ritrovamento della neonata ha attivato immediatamente le indagini delle forze dell’ordine. Secondo le prime ricostruzioni, il corpo della donna, coperto da una busta nera, si trovava in prossimità di alcuni oleandri, vicino all’ingresso del parco su via Olimpica. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire gli eventi che hanno portato a questa tragedia. Le analisi preliminari suggeriscono che la neonata sia morta dopo la madre, il cui corpo, in stato di decomposizione avanzata, è stato probabilmente aggravato dal caldo e dalle condizioni atmosferiche.
Testimonianze e ipotesi
Finora, le testimonianze di alcuni passanti che avrebbero visto un uomo con un fagotto tra le braccia non hanno trovato riscontro nelle indagini. La Squadra Mobile ha verificato queste segnalazioni, ma al momento non sono emerse prove concrete che possano collegare un sospetto a questo inquietante caso. Gli inquirenti stanno valutando la possibilità di un omicidio, ma non escludono altre ipotesi, incluse situazioni di disagio familiare o di salute mentale. È stato attivato un protocollo di indagine che coinvolge anche esperti di criminologia e psicologia forense per comprendere meglio la dinamica degli eventi.






