Squadre di emergenza all’opera per la sicurezza e la bonifica, mentre continuano accertamenti sulle cause e si assiste la comunità colpita dall’esplosione.
Roma, 5 luglio 2025 – La zona di via dei Gordiani, quartiere Prenestino a Roma, resta sotto stretta sorveglianza a un giorno dall’esplosione che ha colpito un distributore di benzina e Gpl all’altezza del civico 32. Le operazioni di messa in sicurezza proseguono mentre le autorità continuano a monitorare la situazione per prevenire ulteriori rischi per la popolazione.
Lavori di messa in sicurezza e bilancio dei feriti
Le immagini raccolte questa mattina mostrano i vigili del fuoco impegnati nella rimozione degli alberi bruciati e nella verifica della stabilità delle strutture danneggiate. La zona è ancora transennata e interdetta al traffico. Sul posto sono presenti anche gli agenti della polizia locale e numerosi giornalisti, che documentano l’evolversi delle operazioni.
Il bilancio dell’incidente resta grave: sono 50 i feriti accertati, tra cui 11 poliziotti, 6 vigili del fuoco, 3 operatori del 118, un carabiniere e 24 tra residenti e passanti coinvolti dallo scoppio. Due feriti versano in condizioni serie e sono ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Le condizioni degli altri feriti sono in miglioramento, con diversi pompieri già dimessi con prognosi di 7-10 giorni.
Per garantire la sicurezza sono stati installati rilevatori per monitorare la presenza di gas nell’aria, al fine di escludere pericoli residui per la popolazione e i soccorritori. L’incendio ha prodotto una doppia esplosione e una nube nera che è stata visibile in gran parte della città, lasciando un odore acre e segni evidenti sul quartiere.
Dinamica dell’incidente e interventi delle autorità
L’esplosione è avvenuta intorno alle 8:18 del mattino durante le operazioni di scarico di un camion cisterna che riforniva il serbatoio esterno di Gpl. Un malfunzionamento dell’impianto ha causato la fuga di gas e l’incendio che ha anticipato la forte esplosione. Il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Eros Mannino, ha chiarito che il Gpl è un combustibile pulito e non tossico, ma l’incendio potrebbe aver coinvolto materiali plastici o solidi con possibile produzione di diossine, anche se senza una grande fuoriuscita di sostanze nocive.
Le indagini sono in corso sotto la supervisione della Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo per lesioni e disastro colposo. La squadra mobile, i carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) e i vigili del fuoco stanno acquisendo elementi utili per ricostruire con precisione la dinamica e le cause dell’incidente.
Sul fronte del sostegno alla comunità, la Caritas diocesana di Roma ha messo a disposizione 200 pasti per gli sfollati, mentre è stato attivato un centro di ascolto psicologico gratuito per aiutare a elaborare il trauma. Anche il cardinale vicario Baldo Reina ha espresso vicinanza alle famiglie colpite, assicurando preghiere e supporto.
Il Capo della Polizia, Vittorio Pisani, ha visitato gli agenti feriti in ospedale, dimostrando vicinanza e solidarietà, mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso il proprio pensiero alle persone coinvolte, lodando il coraggio dei soccorritori intervenuti.
Le immagini confrontate con quelle precedenti all’esplosione mostrano la colonnina del Gpl completamente distrutta, segno evidente della violenza dello scoppio che ha colpito il quartiere, ancora alle prese con le conseguenze di un evento che ha lasciato un segno profondo nella comunità.