Verona, 13 novembre 2025 – Un sequestro e una denuncia sono stati effettuati dai Carabinieri del nucleo CITES e del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (NIPAaf) nei confronti di un proprietario che deteneva in condizioni inadeguate un leone marino sudamericano (Otaria flavescens). L’animale, rinvenuto all’interno di un furgone parcheggiato in un piazzale di un’azienda locale, viveva in uno spazio estremamente ristretto, senza possibilità di nuotare o di accedere a un ambiente idoneo al suo benessere.
Le condizioni di detenzione del leone marino
L’intervento è stato reso possibile grazie alla denuncia della Lav (Lega Anti Vivisezione), che aveva documentato tramite il proprio Sportello contro i maltrattamenti di Verona le condizioni di detenzione del leone marino. L’animale era costretto a vivere in un container con pochi centimetri di acqua sporca, all’interno di una vasca di dimensioni insufficienti, senza la possibilità di immergersi, vedere la luce del sole o socializzare con altri individui della stessa specie. La grave situazione è stata segnalata ai Carabinieri del nucleo CITES di Roma e alla Procura della Repubblica di Verona.

Il proprietario del leone marino, insieme ad altre due persone, è stato denunciato per maltrattamento di animali. Il pinnipede è stato trasferito presso lo zoo di Napoli, struttura riconosciuta idonea per la detenzione di specie selvatiche, dove potrà ricevere cure adeguate e vivere in un ambiente rispettoso delle sue caratteristiche etologiche.
Reazioni e appelli delle associazioni animaliste
Annarita D’Errico, responsabile nazionale degli Sportelli contro i maltrattamenti Lav, ha sottolineato come ancora una volta “la logica dello sfruttamento e del denaro abbia ridicolizzato e privato della dignità un essere senziente”. Giulia Giambalvo, responsabile area animali esotici di Lav, ha rivolto un appello al sottosegretario alla Cultura Mazzi e al Ministro Giuli affinché venga attuata la Legge delega del 2022, mirata al superamento dell’uso degli animali negli spettacoli circensi, in particolare in un territorio come quello veronese, caratterizzato da una forte presenza circense.






