Verona, 28 agosto 2025 – Un episodio singolare e drammatico si è consumato oggi nel centro di Verona, dove un uomo di 30 anni, di origine marocchina, è stato arrestato dopo aver confessato una rapina e averne subito dopo commessa un’altra. I fatti si sono svolti nel giro di poche ore e hanno visto protagonista un uomo che, dopo essersi autodenunciato presso i Carabinieri, ha continuato a compiere atti criminali, mettendo in allarme le forze dell’ordine scaligere.
La confessione e la prima rapina ai giardini pubblici
Il 30enne ha contattato il numero d’emergenza 112 e ha confessato spontaneamente ai carabinieri di aver appena rapinato quattro minorenni nei giardini pubblici di Verona. Secondo quanto riferito, l’uomo si sarebbe avvicinato ai giovani, seduti su una panchina, minacciandoli con un coltello per farsi consegnare i cellulari e i codici di sblocco. Prima di allontanarsi, avrebbe avvertito le vittime di non inseguirlo, minacciando conseguenze peggiori. A supporto della sua confessione, ha consegnato tre dei quattro telefoni rubati, spiegando che il quarto era stato barattato con una dose di cocaina, già consumata.
Successivamente, il 30enne ha ammesso anche un tentativo fallito di furto in abitazione: salito al terzo piano di un palazzo, aveva cercato di forzare la porta di un appartamento, ma le urla del proprietario lo hanno costretto a fuggire.
La seconda aggressione e l’arresto
Dopo essere stato portato in caserma e denunciato, una volta lasciato libero, l’uomo ha aggredito una donna alle spalle in strada, facendola cadere a terra e colpendola con un calcio all’addome. Le ha quindi sottratto lo zaino. Una volante della polizia, in perlustrazione nella zona, ha assistito alla scena e prontamente è intervenuta, bloccando il malvivente e recuperando la refurtiva.
Considerata la pericolosità sociale del soggetto, la Autorità Giudiziaria scaligera ha disposto l’immediata misura cautelare per il 30enne, segnalando la sua instabilità e la propensione a reiterare condotte violente nonostante l’apparente collaborazione iniziale. Le indagini sono in corso per ricostruire in modo completo gli episodi e verificare eventuali ulteriori responsabilità.
Il caso sottolinea l’importanza della tempestività degli interventi delle forze dell’ordine e la delicatezza nella gestione di soggetti con comportamenti violenti reiterati, soprattutto in contesti urbani come quello di Verona, città ricca di storia e cultura ma anche teatro di problematiche sociali contemporanee.






