La Farnesina ha annunciato oggi la liberazione di due cittadini italo-venezuelani detenuti in Venezuela, Amerigo De Grazia e Margarita Assenza, arrestati rispettivamente lo scorso 7 agosto e il 2 ottobre 2024. La notizia arriva a seguito di un intenso lavoro diplomatico e istituzionale guidato dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani e dal Governo italiano.
Liberazione di De Grazia e Assenza, un risultato diplomatico
De Grazia, ex deputato dell’opposizione dell’Assemblea Nazionale venezuelana, era detenuto presso l’Helicoide, noto centro di detenzione a Caracas, in regime di isolamento e con gravi problemi di salute, inclusa un’infezione polmonare e la necessità di integratori alimentari a causa di un bypass gastrico. La Farnesina aveva più volte richiesto alle autorità venezuelane cure mediche adeguate per lui. Assenza, anch’essa detenuta all’Helicoide, era stata arrestata insieme al sindaco di Maracaibo Rafael Ramirez con accuse legate a presunti reati contro il patrimonio dello Stato.
Entrambi i connazionali saranno sottoposti a un’udienza lunedì per definire la prosecuzione del procedimento giudiziario e le loro posizioni personali. È stato disposto che non possano lasciare Caracas, mentre per altri detenuti è stato concesso un regime di detenzione domiciliare.
Situazione critica per altri italiani detenuti in Venezuela
Nonostante la scarcerazione di De Grazia e Assenza, permangono condizioni difficili per altri connazionali. Tra questi figurano il cooperante veneto Alberto Trentini, detenuto da oltre nove mesi nel carcere di El Rodeo I, e il giornalista italo-venezuelano Biagio Pilieri, da quasi un anno recluso all’Helicoide. Attualmente, sono almeno sei gli italiani ancora detenuti nelle prigioni venezuelane sotto il regime di Nicolás Maduro, come confermato dalla giornalista italo-venezuelana Marinellys Tremamunno, presidente dell’associazione “Venezuela: la piccola Venezia” APS.
L’arresto di cittadini con doppia cittadinanza italiana e venezuelana è parte di una più ampia campagna repressiva che ha visto oltre 2.400 arresti arbitrari dal luglio 2024, con più di 150 prigionieri politici tra cui molti con doppia nazionalità. Le famiglie dei detenuti e le associazioni chiedono un intervento più deciso da parte del Governo italiano per garantire la piena tutela e il rientro in sicurezza dei connazionali ancora incarcerati.
Le scarcerazioni di oggi sono state favorite anche dall’intervento dell’ex candidato presidenziale venezuelano Henrique Capriles Radonski e dalla mediazione dell’ex premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero, figure che hanno svolto un ruolo chiave nel rilascio di undici prigionieri politici, tra cui De Grazia e Assenza.
Le autorità italiane proseguono nel loro impegno per ottenere la liberazione di tutti i cittadini italiani detenuti in Venezuela, continuando a monitorare la situazione e a intensificare il dialogo diplomatico con Caracas.





