Venezia, 31 luglio 2025 – Una studentessa universitaria ha denunciato tramite un video la sua espulsione improvvisa da un’abitazione a Venezia, accompagnata da insulti a sfondo anti meridionali. Il caso ha suscitato reazioni nel tessuto sociale e accademico della città, sollevando riflessioni sulle discriminazioni e sulla convivenza civile.
Venezia, la denuncia della studentessa e il contesto
Nel video pubblicato sui social, la giovane racconta di essere stata cacciata di casa senza preavviso, subendo offese pesanti tra cui l’epiteto “terrona di mer*a”. Queste parole evidenziano una situazione non solo di disagio abitativo, ma anche di intolleranza nei confronti di chi proviene dal Sud Italia. La studentessa, che frequenta l’università veneziana, ha voluto rendere pubblica la sua esperienza per denunciare un comportamento che va oltre il semplice conflitto privato.
Impatto sociale
La vicenda ha acceso un dibattito sulle difficoltà abitative degli studenti fuori sede e sulle dinamiche di esclusione che ancora persistono in alcune realtà italiane, anche in città storicamente multiculturali come Venezia. Le autorità locali e l’ateneo hanno espresso solidarietà alla studentessa, impegnandosi a monitorare situazioni analoghe e a promuovere iniziative contro ogni forma di discriminazione. Inoltre, alcune associazioni studentesche hanno organizzato incontri e tavole rotonde per sensibilizzare la comunità universitaria sul tema del rispetto e dell’inclusione.
L’episodio, diffuso attraverso il mezzo video, sottolinea come la lotta contro le discriminazioni richieda una continua attenzione e interventi concreti, soprattutto in contesti dove la convivenza tra culture diverse dovrebbe rappresentare un valore fondante.
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