Milano, 14 novembre 2025 – Nuovi sviluppi nell’inchiesta sulla presunta corruzione in atti giudiziari che coinvolge l’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti e la famiglia Sempio, al centro di un caso che riapre vecchie ferite legate al delitto di Chiara Poggi. Venditti, intervistato durante la trasmissione “Dentro la notizia” su Canale 5, ha respinto con forza le accuse, definendo un’“eccesso di zelo” le indagini svolte a suo carico e affermando che i soldi contestati si sarebbero fermati agli avvocati della famiglia Sempio, non essendo mai arrivati a lui.
Le accuse e la difesa di Mario Venditti
Secondo l’informativa della Guardia di Finanza di Brescia, depositata agli atti, i versamenti effettuati dal padre di Andrea Sempio, Giuseppe Sempio, non sarebbero stati destinati esclusivamente a coprire le spese legali, ma sarebbero stati pagamenti occulti verso persone diverse, ipotesi al centro di ulteriori approfondimenti da parte della Procura di Brescia. Giuseppe Sempio, 72 anni, è stato iscritto nel registro degli indagati dopo un interrogatorio nel quale ha negato qualsiasi pagamento illecito, sostenendo che la somma indicata nel cosiddetto “pizzino” fosse una semplice previsione per spese legali.
Mario Venditti ha inoltre sottolineato di non aver mai preso soldi né subito pressioni, ribadendo la sua convinzione dell’innocenza di Andrea Sempio e criticando la mancanza di trasparenza nel deposito di atti da parte della Procura. “Io dovrei essere il corrotto, ma i soldi si sono fermati ai legali di Sempio”, ha affermato, aggiungendo: “Questa vicenda mi ha distrutto, nasce da illazioni e suggestioni”.
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