Il sito di informazione vaticana sta procedendo con l’eliminazione delle opere di Marko Rupnik, ex gesuita accusato di abusi. Dopo la rimozione delle immagini legate alla liturgia, oggi è stata sostituita anche l’immagine delle catechesi di don Fabio Rosini. Negli ultimi giorni, le critiche sui social hanno spinto alla rimozione delle opere di Rupnik
Il sito di informazione vaticana ha intrapreso un’importante operazione di rimozione delle opere del controverso artista Marko Rupnik. Questa decisione è stata presa in seguito alle recenti accuse di abusi sessuali che hanno coinvolto l’ex gesuita, espulso dalla Compagnia di Gesù nel giugno 2023. Dopo aver eliminato i mosaici e i dipinti associati alle liturgie, il sito ha sostituito anche l’immagine che introduce le catechesi di don Fabio Rosini, che fino a poco tempo fa includeva disegni di Rupnik provenienti dalla cappella del seminario in Laterano.
Dibattito sui social
Le immagini rimosse hanno suscitato un acceso dibattito sui social, dove molti utenti hanno criticato la presenza di un’opera di Rupnik durante la liturgia del 9 giugno. Negli ultimi giorni, la rimozione delle opere è avvenuta senza comunicati ufficiali o spiegazioni dettagliate, suscitando interrogativi sulla trasparenza delle decisioni del Vaticano. Rupnik, noto per la sua maestria artistica, ha realizzato opere in luoghi di culto in tutto il mondo, inclusa la Cappella “Redemptoris Mater” in Vaticano, ma ora il suo nome è associato a una scia di scandali.
Accuse e inchieste
Le accuse contro Rupnik, emerse nel 2021, hanno portato a inchieste che hanno messo in luce episodi di abusi sessuali e spirituali, in particolare ai danni di religiose. Nel 2020, Rupnik aveva già subito una scomunica, ma successivamente questa era stata revocata. La situazione si è complicata con il susseguirsi di nuove testimonianze che hanno evidenziato comportamenti manipolativi e coercitivi.
Implicazioni per la Chiesa
Nonostante la gravità delle accuse, il Vaticano ha inizialmente deciso di non rimuovere le opere di Rupnik, sollevando interrogativi sull’approccio della Chiesa ai casi di abusi. La rimozione delle sue opere dal sito di informazione vaticana rappresenta un passo significativo, ma resta da vedere come questa decisione influenzerà il dibattito più ampio sulla responsabilità della Chiesa e sulla protezione delle vittime all’interno delle sue istituzioni.