Tunisi, 20 luglio 2025 – Dopo dieci giorni di apprensione, è stata ritrovata Valentina Greco, la donna italiana di 42 anni scomparsa a Sidi Bou Said, località a nord-est di Tunisi dove risiedeva da tre anni. La vicenda, seguita con attenzione dalla Farnesina e dalle autorità tunisine, si è conclusa con un ritrovamento inaspettato: Valentina era nascosta nella propria abitazione, apparentemente svenuta all’interno di un armadio.
Il ritrovamento e le condizioni di salute di Valentina Greco
La notizia è stata confermata dalla Farnesina, che ha collaborato strettamente con le autorità tunisine per le ricerche. Secondo fonti ufficiali, la donna si trovava in casa, insieme ai suoi tre gatti, trovati affamati ma vivi. Le circostanze del suo nascondiglio e della sua assenza di contatti con l’esterno sono ancora da chiarire. Al momento, riferisce il Ministero degli Esteri, le condizioni di salute della connazionale non destano preoccupazioni particolari, anche se sono in corso accertamenti medici.
La madre di Valentina, Roberta Murru, ha raccontato di aver insistito perché le ricerche fossero condotte all’interno della casa: “Bisogna fidarsi delle madri, io sentivo che fosse ancora lì”, ha dichiarato. Roberta ha spiegato che anni fa la figlia aveva subito un’embolia polmonare e in passato era già svenuta in casa. La sua intuizione si è rivelata esatta: Valentina, mentre stava pulendo un armadio, è svenuta ed è rimasta lì per giorni prima di essere trovata. Prima del trasporto in ospedale, la donna ha riferito alla madre di sentirsi ancora male, ma la telefonata ha rappresentato un momento di grande sollievo per la famiglia.
Il fratello Alessio, pur presente emotivamente, ha preferito non rilasciare dichiarazioni, sottolineando la volontà della famiglia di comprendere appieno cosa sia accaduto.
Le ricerche internazionali e il ruolo delle autorità
La scomparsa di Valentina Greco aveva destato immediatamente preoccupazione. La donna, attivista per i diritti umani e impegnata soprattutto nella tutela delle donne, lavorava come consulente freelance per agenzie umanitarie. L’ultima comunicazione telefonica con la madre risaliva al 9 luglio, quando aveva riferito di problemi con la linea telefonica, un problema che pensava potesse risolversi in pochi giorni. Tuttavia, il silenzio si protraeva, alimentando l’ansia della famiglia.
Le autorità tunisine, in coordinamento con i carabinieri di Cagliari che avevano ricevuto la denuncia di scomparsa, hanno effettuato un sopralluogo nell’appartamento di Valentina. L’abitazione risultava in ordine, anche se mancavano il cellulare e il computer portatile della donna. Secondo l’associazione Penelope, che si occupa di persone scomparse, la presenza dei gatti nell’appartamento, senza che fossero stati affidati a terzi durante l’assenza, era un elemento insolito, poiché Valentina di solito li lasciava alle cure di un amico veterinario anche per brevi periodi.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha seguito personalmente la vicenda, telefonando alla madre di Valentina per informarla del ritrovamento e offrendo supporto. La Farnesina ha ribadito il proprio impegno nel tutelare i cittadini italiani all’estero, monitorando la situazione e assicurando ogni possibile assistenza.
Valentina Greco, potrebbe essere sentita domani dalle autorità tunisine. I parenti, secondo quanto si è appreso, sono arrivati in Tunisia per starle vicino. Le condizioni fisiche della donna sono buone.
Chi è Valentina Greco: attivismo e vita personale
Originaria di Cagliari, Valentina Greco era cresciuta nel quartiere di Is Mirrionis. Dopo un periodo di attività politica e sociale in Sardegna, si era trasferita a Roma, dove si era dedicata alla difesa dei diritti dei migranti e dei rifugiati, collaborando con diverse associazioni e rivestendo il ruolo di referente per la Coalizione internazionale dei sans papier. Negli ultimi anni aveva scelto di vivere in Tunisia, a Sidi Bou Said, una città nota per la sua comunità di artisti e intellettuali.
Tra le amicizie raccolte nel tempo, è emerso che Valentina nei giorni precedenti alla scomparsa aveva rifiutato le avance di un uomo, circostanza che era stata considerata tra le possibili piste investigative dagli inquirenti. La sua storia clinica, segnata da una precedente embolia polmonare e dalla necessità di assumere farmaci coagulanti, ha aggiunto un ulteriore livello di preoccupazione durante la ricerca.
La famiglia, che gestisce un’edicola a Cagliari, aveva prontamente denunciato la scomparsa e sollecitato le ricerche, con il fratello Alessio pronto a recarsi in Tunisia per supportare le indagini sul posto. L’intervento della polizia di Stato italiana e dell’Interpol aveva permesso di attivare un coordinamento internazionale, fondamentale per arrivare al lieto fine.






