Urbanistica, Comitato famiglie sospese: “Amareggiati dal Comune di Milano”
“Per pm serve intervento nazionale e amministrativo, Sale e governo non hanno più scuse”
Cronaca (Milano). “Non siamo aggiornati dal Comune, ci aspettavamo un dialogo aperto, cosa che ancora non si è concretizzata, e di fatto siamo un po’ amareggiati”. Così Filippo Borsellino, del Comitato famiglie sospese – Vite in attesa, fuori dal Tribunale di Milano dove oggi pomeriggio si è tenuto un incontro con la Procura sul blocco dei cantieri scaturito dall’inchiesta sugli abusi edilizi che ha visto coinvolto il Comune e ha lasciato le famiglie senza casa. Dall’incontro, spiega Borsellino, “è emersa la consapevolezza che per sbloccare i cantieri c’è bisogno di un intervento nazionale e amministrativo. Non ci sono più scusanti da parte dell’amministrazione e del governo per risolvere la situazione”. “Presumo ci siano conversazioni tra Comune e Procura – dice Cristian Coccia, altro membro del Comitato – sulle opzioni che possono essere messe in atto per sbloccare i cantieri”. “Ci aspettiamo un atteggiamento celere per agevolare il progresso delle pratiche ferme e delle situazioni di stallo”.
(Agnese Ranaldi/alanews)

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