Urbanistica, al via primo processo a Milano. Cittadini: “Speriamo chiarisca responsabilità”
“Migliaia di famiglie sono acquirenti incolpevoli, serve soluzione legislativa nazionale”
Cronaca (Milano). “Ci aspettiamo che sia inizio di un percorso di trasparenza dove vengano chiarite le responsabilità di quello che sta succedendo e che sia anche l’inizio di un futuro chiaro per le famiglie coinvolte in questa situazione”. Così Filippo Borsellino del Comitato famiglie sospese – Vite in attesa, poco prima dell’inizio del primo processo nell’ambito delle inchieste sull’urbanistica a Milano, che vede coinvolta il grattacielo residenziale di via Stresa noto come Torre Milano. Otto persone, tra imprenditori, progettisti e tecnici, funzionari e dirigenti dello Sportello unico dell’Edilizia e della Direzione urbanistica del Comune di Milano, sono stati mandati a processo dopo la decisione della gup di Milano Teresa De Pascale, che ha accolto la richiesta della Procura. “Ci vuole una soluzione legislativa nazionale, perché non è un caso isolato, ma è il caso di migliaia di famiglie. Siamo acquirenti incolpevoli”, dice Mariastella Ghiazza, un’altra esponente del Comitato. “Decido di girare per una casa a Milano – racconta riferendosi a fatti avvenuti nel 2020 – vedo questo cartello, chiedono una cifra minima. Vedo una scritta con dei numeri che sembrano numeri di protocollo che loro chiamano sempre ‘permesso di costruire’. Lo capirò solo nel 2024 che il permesso di costruire non c’è”. Il primo dibattimento in aula, previsto per oggi, è stato rinviato a giugno. (Agnese Ranaldi/alanews)
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