Milano, 8 ottobre 2025 – Il Senato accademico dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca ha approvato una mozione che esprime una dura condanna nei confronti delle gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario commesse dallo Stato di Israele. Il testo, votato dalla quasi totalità delle componenti accademiche, denuncia in particolare il massacro della popolazione civile, la distruzione indiscriminata di edifici civili e scolastici, oltre agli ostacoli imposti agli aiuti umanitari e alle missioni della Flotilla.
Università Bicocca, mozione contro le violazioni e sospensione degli accordi
La mozione, approvata mentre all’esterno dell’università Bicocca si teneva un presidio, invita tutte le componenti della comunità universitaria a non sottoscrivere né rinnovare accordi con istituzioni coinvolte nelle violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani fondamentali, fino a quando la crisi non sarà risolta. L’unico voto contrario è arrivato da Studenti indipendenti, che ha criticato l’assenza del termine “genocidio” nel testo, definendone l’omissione un grave problema.
Parallelamente, anche l’Università Statale di Milano ha recentemente adottato una posizione simile, sospendendo nuovi accordi con atenei israeliani e condannando le azioni militari nella Striscia di Gaza come violazioni dei diritti umani fondamentali. In questo contesto, la Statale ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco e l’apertura di corridoi umanitari, oltre a promuovere iniziative di pace e sostegno agli studenti provenienti dai territori palestinesi.
Reazioni e critiche
La mozione della Bicocca ha suscitato una forte reazione da parte di Walker Meghnagi, presidente della comunità ebraica di Milano, che ha definito il provvedimento un atto di antisemitismo. Meghnagi ha criticato duramente l’università, sottolineando come la decisione colpisca ingiustamente la popolazione civile israeliana, inclusi studenti e docenti impegnati nello scambio culturale con l’ateneo milanese da oltre sessant’anni.
L’Università degli Studi di Milano-Bicocca, fondata nel 1998 e con oltre 36.000 studenti, continua così a essere al centro di un dibattito acceso sulla responsabilità delle istituzioni accademiche nel contesto internazionale, in particolare riguardo al rispetto dei diritti umani e alle relazioni con realtà coinvolte in conflitti armati.






