Palmoli, 29 dicembre 2025 – Una favola illustrata, intitolata “Famiglia nel bosco”, è stata recapitata in forma anonima il giorno di Natale ad Armando Carusi, ex ristoratore di Ortona. Carusi ospita gratuitamente il padre della famiglia protagonista della vicenda, Nathan, presso la struttura chiamata “La Casetta di Nonna Gemma” a Palmoli.
Una favola in rima che racconta una storia di speranza
Il libricino di 24 pagine, illustrato con acquerelli, narra in rima la storia di una famiglia che vive nel bosco con bambini felici, poi rinchiusi in una struttura con muri alti e inferriate. La narrazione prosegue con la liberazione dei bambini grazie agli animali del bosco e alla comunità che vive in mezzo al verde. L’epilogo illustra il ritorno a casa dei bambini e un Natale speciale nel bosco.
La famiglia Carusi ha accolto con emozione il dono: “È stato un regalo bellissimo che consegnerò sicuramente a Nathan e Catherine,” ha dichiarato Leonora Carusi. “Se qualcuno vuole scrivermi in forma privata e dirmi chi è stato, lo vorrei ringraziare. Questo libro ha un lieto fine, speriamo che anche nella realtà avvenga.”
La difficile situazione della famiglia nel bosco e la solidarietà della comunità
Nel frattempo, la situazione della famiglia a Palmoli rimane complessa. Nathan, il padre, è molto provato emotivamente e ha scelto il silenzio dopo una riunione con le comunità neo rurali della zona, che hanno deciso di evitare dichiarazioni pubbliche per non aggravare la situazione. I vicini esprimono solidarietà e preoccupazione: “Mi viene da piangere pensando a quei bambini portati via così. Per me sono come i miei nipoti, sempre sorridenti e felici,” racconta un residente del luogo.
La lotta legale per il ritorno dei bambini continua, con l’avvocato Giovanni Angelucci che sta preparando un ricorso per rispondere alle criticità sollevate dal tribunale dell’Aquila. Tra i punti contestati c’è anche la questione del bagno a secco esterno al casolare, per il quale Nathan ha firmato un progetto di ristrutturazione per costruirne uno nuovo in casa, migliorando così le condizioni igieniche.
Anche l’istruzione parentale dei bambini, praticata dalla famiglia tramite il metodo unschooling, è oggetto di dibattito. Annalisa Vincenzi, vice segretaria dell’Associazione istruzione in famiglia, difende questa scelta, affermando che non porta all’isolamento sociale e sottolinea la qualità educativa dei genitori.






