L’anziano non si trovava in casa quando è avvenuto il rogo. La sindaca di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha attivato i servizi sociali per garantirgli assistenza
Un incendio ha devastato ieri pomeriggio una struttura abitativa emergenziale nel villaggio Sae ‘Campagno’ di San Severino Marche, colpita dal sisma del 2016. Il rogo ha coinvolto un 70enne sfollato dalla frazione di Parolito, che al momento del sinistro non si trovava in casa. I vigili del fuoco sono intervenuti per accertare la causa dell’incendio, che ha reso la casetta inagibile.
L’incendio e i danni
L’incendio è scoppiato attorno alle 15:00, poco dopo che l’assegnatario dell’abitazione, un uomo di 70 anni, si era allontanato. Al suo ritorno, tre ore dopo, ha trovato la struttura avvolta dal fumo. I danni sono stati ingenti: gli arredi della zona giorno, compresi quelli del salone e della cucina, sono stati gravemente compromessi, mentre il quadro elettrico generale e le prese di corrente hanno subito danni irreparabili a causa delle alte temperature raggiunte. L’incendio si è spento autonomamente, probabilmente per il consumo dell’ossigeno all’interno dei locali.
L’intervento dei vigili del fuoco
Sul luogo dell’evento sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno effettuato un sopralluogo per valutare i danni e avviare le indagini sulle cause del rogo. Al momento, non si esclude l’ipotesi di un guasto elettrico, ma le indagini sono ancora in fase preliminare.
Assistenza al 70enne sfollato
La sindaca di San Severino Marche, Rosa Piermattei, è stata informata immediatamente del sinistro e ha attivato i servizi sociali per garantire assistenza al 70enne. L’uomo è stato temporaneamente trasferito in una struttura ricettiva, dove rimarrà fino a quando non sarà possibile ripristinare le condizioni di sicurezza per il suo rientro nell’abitazione prefabbricata. Questo episodio si inserisce in un contesto già difficile per molti sfollati, che continuano a vivere in situazioni precarie a causa dei danni causati dal terremoto del 2016, che ha colpito duramente diverse aree delle Marche.
La casetta distrutta era parte del progetto di edilizia emergenziale realizzato per offrire una sistemazione temporanea agli sfollati del terremoto, un’iniziativa che, sebbene abbia fornito un rifugio, ha mostrato anche le sue vulnerabilità. Le autorità locali stanno monitorando la situazione e confermano l’impegno nel garantire supporto e sicurezza ai residenti colpiti da eventi simili.






