Bruxelles, 28 luglio 2025 – La Commissione europea ha avviato un procedimento preliminare nei confronti di Temu, la piattaforma cinese di e-commerce, per presunte violazioni del Digital Services Act (DSA), la normativa dell’Ue che disciplina la responsabilità delle piattaforme digitali nella gestione dei contenuti e dei prodotti venduti.
L’Ue accusa Temu di violazioni nel marketplace
L’istruttoria condotta dalla Commissione, che ha incluso non solo acquisti anonimi, ma ha evidenziato anche la presenza di numerosi prodotti illegali o non conformi, come giocattoli e dispositivi elettronici, venduti su Temu. Secondo le verifiche, la valutazione del rischio effettuata dalla società nel corso del 2024 è stata giudicata generica e inefficace, con misure di mitigazione insufficienti per prevenire la diffusione di tali articoli sul marketplace.
Il Digital Services Act impone alle piattaforme digitali di monitorare e limitare la vendita di prodotti potenzialmente pericolosi o illegali, al fine di tutelare i consumatori europei. Nel caso in cui le violazioni accertate venissero confermate, Temu rischierebbe sanzioni che potrebbero arrivare fino al 6% del fatturato annuo globale.
Normative e il ruolo della Commissione europea
La Commissione europea, guidata dalla presidente Ursula von der Leyen nel suo secondo mandato (2024-2029), continua a rafforzare il quadro regolamentare per garantire la sicurezza e la trasparenza nel commercio digitale. Il DSA rappresenta uno degli strumenti principali per contrastare la circolazione di prodotti non conformi e garantire la tutela dei diritti dei consumatori all’interno del mercato unico europeo.
Con sede a Bruxelles nel Palazzo Berlaymont, la Commissione svolge un ruolo esecutivo cruciale nell’applicazione delle normative comunitarie, con l’obiettivo di assicurare che le piattaforme digitali operino nel rispetto delle leggi europee e contribuiscano a un ecosistema digitale più sicuro e affidabile.
La procedura avviata contro Temu si inserisce in una più ampia strategia della Commissione per monitorare e sanzionare le piattaforme che non rispettano gli obblighi previsti dal DSA, a tutela dei cittadini europei e dell’integrità del mercato digitale.






