Kiev, 16 luglio 2025 – Nel contesto dell’escalation del conflitto tra Ucraina e Russia, emergono nuove importanti dichiarazioni sul supporto militare occidentale a Kiev. Il presidente statunitense Donald Trump ha affermato che i sistemi di difesa antimissile Patriot sono stati già spediti dalla Germania all’Ucraina, segnalando un ulteriore passo nell’assistenza militare occidentale. La dichiarazione arriva in un momento di crescente tensione, con recenti attacchi missilistici e droni russi contro diverse città ucraine, compresa la capitale.
Attacchi russi su Kiev e altre città ucraine
Nella notte tra il 15 e il 16 luglio 2025, l’Aeronautica militare ucraina ha segnalato un massiccio attacco delle forze russe, che hanno utilizzato un missile balistico accompagnato da oltre 400 droni. Gli obiettivi principali degli attacchi sono stati le città di Kryvyj Rih, Kharkiv e Vinnytsia. Le difese ucraine hanno intercettato il missile balistico e neutralizzato quasi 200 droni kamikaze e oltre 145 droni-esca attraverso sistemi di guerra elettronica.
Gli attacchi hanno causato almeno un morto e una dozzina di feriti, con danni significativi a impianti industriali, in particolare nella regione di Vinnytsia. Nella città di Kharkiv, tre persone sono rimaste ferite, mentre a Kryvyi Rig un giovane di 17 anni versa in gravi condizioni dopo un raid combinato di droni e missili. Le autorità ucraine segnalano inoltre esplosioni a Kiev e Odessa.
L’importanza strategica dei missili Patriot di Trump per Kiev
I sistemi antimissile Patriot rappresentano una risorsa fondamentale per la difesa delle città ucraine contro gli attacchi missilistici russi. Questi sistemi, di fabbricazione statunitense ma forniti anche da alleati europei come la Germania, sono progettati per intercettare e neutralizzare minacce aeree e missilistiche. L’annuncio di Trump conferma che la Germania ha già avviato la consegna, rafforzando così la capacità difensiva di Kiev.
Parallelamente, il presidente Trump ha dichiarato di non aver avuto contatti con Vladimir Putin dopo aver minacciato di imporre dazi secondari alla Russia qualora non si raggiungesse un accordo sull’Ucraina entro 50 giorni. Questa posizione fa parte di una strategia più ampia di pressione economica sul Cremlino.
Contesto politico e diplomatico
Oggi in Polonia si svolge una riunione tra i Ministri degli Esteri di Varsavia, Kiev e Vilnius, un incontro strategico dedicato alla coordinazione delle risposte diplomatiche e militari all’aggressione russa. Nel frattempo, l’alta rappresentante europea Kallas ha accusato Mosca di aver intensificato gli attacchi con armi chimiche, segnalando un grave peggioramento della situazione sul campo.
Intanto la controversia si allarga anche sul piano culturale: il concerto del direttore d’orchestra russo Gergiev previsto alla Reggia di Caserta è finito al centro di un acceso dibattito, dopo l’appello della dissidente russa Navalnaya alla cancellazione dell’evento.
Le tensioni tra Russia e Ucraina si confermano dunque alte, con un coinvolgimento sempre più marcato delle potenze occidentali e un’escalation di attacchi che colpiscono la popolazione civile e le infrastrutture critiche ucraine.






