Kathmandu, 4 novembre 2025 – Il Nepal è teatro di una drammatica serie di incidenti in alta montagna che hanno causato la morte di sette alpinisti, di cui cinque italiani. Due di loro, Alessandro Caputo e Stefano Farronato, sono stati ritrovati senza vita sotto tre metri di neve sulla vetta del Panbari, nel Nepal occidentale. I due erano intrappolati al Campo 1, a circa 5.000 metri, quando il ciclone Montha ha investito la zona il 27 ottobre, interrompendo ogni contatto. La loro morte è stata confermata dalle autorità locali; i corpi sono stati recuperati all’interno della tenda in cui si erano rifugiati durante la tempesta.
Tragedia sullo Yalung Ri: tre italiani tra le vittime
In un secondo incidente, avvenuto sul monte Yalung Ri, a 6.920 metri nella remota valle di Rolwaling, tre italiani – Paolo Cocco, Marco Di Marcello e Markus Kirchler – hanno perso la vita insieme allo scalatore tedesco Jakob Schreiber, al trekker francese Christian Andre Manfredi e a due guide nepalesi, Padam Tamang e Mere Karki. Il gruppo di alpinisti stava tentando di raggiungere la vetta quando una valanga li ha travolti. Le salme saranno trasferite a Kathmandu, mentre il numero totale di escursionisti ancora dispersi potrebbe essere tra i tre e i quattro.
Condizioni climatiche proibitive e difficoltà nei soccorsi
Le operazioni di salvataggio sono state fortemente complicate dalle condizioni meteorologiche e dall’impervia conformazione del territorio. Gli elicotteri hanno potuto accedere alle zone colpite solo dopo giorni di nevicate intense, e i ritardi burocratici legati alle autorizzazioni dei ministeri nepalesi hanno ulteriormente rallentato i soccorsi. Lo sherpa Nima Gyalzen, sopravvissuto a Yalung Ri, ha raccontato di aver atteso oltre 24 ore per essere evacuato, mentre molti compagni imploravano aiuto. La catena di autorizzazioni per i voli di soccorso è stata individuata come uno dei principali ostacoli all’intervento tempestivo.

Dettagli sulla tragedia di Caputo e Farronato
Caputo, 28 anni, studente di giurisprudenza a Milano e maestro di sci a Sankt Moritz, e Farronato, arboricoltore e titolare di Aforest di Cassola (Vicenza), veterano di numerose spedizioni in tutto il mondo, erano partiti il 7 ottobre per il progetto ‘Panbari Q7’. Il capo spedizione Valter Perlino, a circa 6.000 metri con i due compagni, ha dovuto fermarsi per un problema al piede, mentre Caputo e Farronato hanno proseguito la scalata. Stremati dalle condizioni estreme, si erano rifugiati nella tenda quando il ciclone ha abbattuto la neve sopra di loro.
Dinamica della tragedia sullo Yalung Ri
Sul Yalung Ri, il gruppo di 12 persone è stato travolto da una valanga a 5.630 metri. Secondo Phurba Tenzing Sherpa, dello staff della Dreamers Destination, cinque alpinisti sono sopravvissuti, tra cui due francesi e tre nepalesi. Cocco e Di Marcello, entrambi abruzzesi, erano parte della spedizione organizzata dalla stessa agenzia, mentre Kirchler e Schreiber appartenevano a un team separato della Wilderness Outdoors. L’italiano Manfredi, invece, faceva parte della spedizione Yatri Treks.
Situazione delle comunicazioni e coordinamento dei soccorsi
Il Consolato generale italiano a Calcutta, in raccordo con la Farnesina e il consolato onorario a Kathmandu, ha segnalato una situazione complessa, con numerose famiglie italiane impossibilitate a contattare i propri cari. I soccorritori sottolineano che la difficoltà nel coordinare i voli di emergenza è stata aggravata dalla necessità di autorizzazioni multiple, rilasciate dai ministeri del Turismo, dell’Interno e della Difesa, oltre all’ente per l’aviazione civile. Solo dopo quasi otto ore di attesa le operazioni aeree hanno potuto partire, quando le condizioni meteo erano già critiche.
Le vittime e la comunità italiana in lutto
Il bilancio complessivo degli incidenti registra sette morti, cinque dei quali italiani, e almeno cinque feriti gravi, trasportati a Kathmandu per cure mediche. Tra le vittime italiane ci sono il fotografo e vicesindaco di Fara San Martino Paolo Cocco, il biologo Marco Di Marcello, Alessandro Caputo e Stefano Farronato, esperti alpinisti con alle spalle numerose spedizioni internazionali. La tragedia ha sconvolto le comunità locali e le famiglie in Italia, mentre le ricerche per eventuali dispersi continuano.






