Roma, 08 maggio – La polizia locale ha sequestrato uno striscione in inglese che celebrava la figura islamica del Mahdi vicino alla Basilica di San Pietro. Tre uomini, tra cui un spagnolo di 41 anni e due svizzeri di 30 e 41 anni, sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata e interruzione di funzione religiosa, poiché hanno ostacolato l’accesso dei fedeli alla via crucis. La Digos ha avviato accertamenti
Oggi, giovedì 8 maggio 2025, tre uomini sono stati denunciati per aver esposto nei pressi della Basilica di San Pietro uno striscione in inglese che celebrava la figura islamica del Mahdi. Questo manifesto, visibilmente provocatorio, è stato immediatamente sequestrato dalla polizia locale, che ha anche arrestato i tre individui coinvolti nell’azione.
Un messaggio controverso
Il messaggio dello striscione, accompagnato da un QR code che rimandava a un video di contenuto islamico, sottolineava l’importanza del Mahdi, una figura centrale nella tradizione islamica, considerata da alcuni come un messaggero divino. Questo gesto ha suscitato non poche polemiche, soprattutto per il contesto in cui è avvenuto: una delle sedi religiose più importanti al mondo, dove milioni di fedeli si riuniscono per celebrare la propria fede.
Conseguenze legali
I tre uomini, un 41enne spagnolo e due cittadini svizzeri di 30 e 41 anni, sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata e interruzione di funzione religiosa. L’azione ha infatti ostacolato l’accesso dei fedeli alla Via Crucis, un momento cruciale di raccoglimento e preghiera per molti cristiani. La polizia ha prontamente allertato la Digos, che ha avviato ulteriori indagini per chiarire le motivazioni dietro questo atto provocatorio.
Riflessioni sul dialogo interculturale
Questo incidente solleva interrogativi più ampi sul dialogo interculturale e religioso in un’epoca in cui le tensioni tra diverse fedi sono frequentemente al centro del dibattito pubblico. Le autorità hanno ribadito l’importanza di garantire la sicurezza e il rispetto delle tradizioni religiose, sottolineando che atti di questo tipo non solo violano la legge, ma mettono a rischio l’armonia sociale.






