Roma, 29 luglio 2025 – Un rapporto presentato oggi alla Camera denuncia gravi irregolarità nei trasferimenti dei migranti dai Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) italiani al centro di trattenimento di Gjadër, in Albania. Secondo il documento del Tavolo Asilo e Immigrazione (TAI), i trasferimenti, che hanno coinvolto finora 132 persone, avvengono senza un provvedimento scritto e motivato, violando così le normative vigenti.
Trasferimenti in Albania senza provvedimenti scritti
Il rapporto intitolato “Ferite di confine” evidenzia come fin dal primo trasferimento coatto, avvenuto l’11 aprile 2025 con 41 persone coinvolte, non sia mai stato emesso alcun ordine individuale o collettivo scritto e motivato. Le persone trasferite sono state prelevate spesso di sera, senza alcun preavviso, ammanettate con fascette e trasportate senza che venisse loro comunicata la destinazione finale. In molti casi, infatti, è stata fornita una falsa indicazione, come il CPR di Bari o Brindisi, mentre la destinazione reale era il centro di Gjadër, in Albania.
Il Tavolo Asilo e Immigrazione sottolinea che questi trasferimenti risultano illegittimi, contravvenendo ai principi costituzionali e adottando misure coercitive in modo arbitrario. Il report critica inoltre il cosiddetto “modello Albania”, descritto come un sistema opaco, caratterizzato da un blackout informativo che limita la possibilità di intervento della società civile.
Criticità nella gestione sanitaria e condizioni del centro di Gjadër
Durante la presentazione del rapporto, i rappresentanti delle organizzazioni aderenti al Tavolo hanno evidenziato numerose criticità nella gestione della salute all’interno del centro di Gjadër, problemi che in Italia esistono già ma che in Albania appaiono aggravati. Il centro, situato nell’ex base aerea di Gjadër, nel comune di Alessio, è stato riattivato per ospitare fino a 3.000 migranti secondo l’accordo tra i governi italiano e albanese siglato nel 2023.
Il centro è operativo dal ottobre 2024 e ospita migranti in attesa dell’esame delle loro richieste di asilo. Tuttavia, il rapporto denuncia come la mancanza di trasparenza e le modalità di trasferimento generino una situazione di forte disagio e violazione dei diritti umani.
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