Ancona, 29 agosto 2025 – Una tragedia ha colpito ieri il mare antistante Ancona, dove l’esperto velista e imprenditore locale Andrea Bruglia ha perso la vita in un drammatico incidente a bordo della sua barca a vela Raggio Verde 2. L’uomo, noto nella comunità velica e socio della Stamura, è stato vittima di un evento fatale che ha scosso profondamente il porto dorico e l’intero territorio.
L’incidente in mare: il risucchio mortale dell’elica
Durante una navigazione pomeridiana, intorno alle ore 18:30, Andrea Bruglia è stato improvvisamente colpito dal boma della sua imbarcazione, una trave orizzontale che sostiene la vela, presumibilmente a causa di un’improvvisa manovra o un colpo di vento in un mare particolarmente agitato. L’urto lo ha fatto cadere in acqua proprio nel momento in cui la barca procedeva a motore. Sfortunatamente, il corpo di Bruglia è stato immediatamente risucchiato dal vortice creato dall’elica del propulsore, che gli ha inflitto ferite gravissime alla testa e alle braccia, rivelatesi mortali.
A bordo con lui c’erano il figlio Alessandro, classe 2002, e altri tre amici. Alessandro si è lanciato immediatamente in acqua nel tentativo disperato di salvare il padre, riuscendo a recuperarne il corpo. Nonostante gli sforzi del figlio e degli altri presenti per rianimarlo, Andrea Bruglia è stato dichiarato morto all’arrivo in porto, dove la Guardia Costiera aveva già soccorso l’imbarcazione e condotto i due alla banchina 1 del porto di Ancona. Alessandro, profondamente scosso, è stato trasportato all’ospedale regionale di Torrette.
Un uomo di mare e un imprenditore impegnato nella sostenibilità
Andrea Bruglia, 62 anni, era non solo un navigatore esperto, ma anche un imprenditore attivo nel settore delle forniture di dispositivi medici per strutture sanitarie. Da sempre appassionato di vela e natura, aveva iniziato a partecipare a regate locali sin dagli anni ’80. Negli ultimi anni, si era impegnato nel turismo sostenibile, ideando il progetto “eSeample”, un’iniziativa per promuovere vacanze in barca a vela con motore interamente elettrico, grazie alla sua imbarcazione “Raggio Verde II”.
La comunità di Marina Dorica e l’associazione Stamura, di cui Bruglia era membro stimato, sono rimaste profondamente colpite dalla notizia. Luigi Lanari, amico di lunga data e velista, ha raccontato di averli visti passare a largo del Passetto poche ore prima dell’incidente, senza immaginare la tragedia che sarebbe seguita. Il forte vento di Scirocco aveva spostato la barca verso il largo, complicando le operazioni di soccorso.
La scomparsa di Andrea Bruglia rappresenta una grave perdita per il mondo della vela anconetana, ma anche per chi conosceva il suo impegno per un mare più pulito e per un turismo responsabile.






